La suina colpisce anche i piccoli. È allarme al Santa Maria del Prato di Feltre per il ricovero di due bambini che hanno contratto il virus dell'influenza "suina". ...
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I piccoli pazienti sono ricoverati nel reparto di pediatria, attualmente le loro condizioni sono gravi ma stabili. Il numero dei ricoveri quindi continua a salire. Nel fine settimana scorso, i casi accertati seguiti dall'equipe medica dell'Usl 2 erano cinque, tra cui un noto commerciante feltrino. Nel bollettino medico diffuso dall'azienda ospedaliera ieri, i casi accertati sono invece cresciuti ad otto, di cui due ricoverati nel reparto di rianimazione, tre in pneumologia, uno in geriatria e due in pediatria. Una situazione che inizia a preoccupare la cittadinanza. Nel bellunese si è registrato fino ad oggi un solo decesso, la vittima è una 60enne di Sedico, ma il virus si sta diffondendo e non accenna a calare.
Per la direzione medica dal Santa Maria del Prato i rischi non sarebbero elevati: «È una semplice influenza, più aggressiva rispetto al solito, ma che ha effetti gravi o gravissimi solo in pazienti che hanno già altre patologie, soprattutto di tipo respiratorio. È la sommatoria di più malattie che può portare ad un declino del quadro clinico».
Le rassicurazioni non servono a tranquillizzare i cittadini, che saranno sicuramente presenti in massa questa sera alle ore 18 nella sala Piccolotto dell'ospedale di Feltre, per il faccia a faccia con i medici. Sotto controllo, invece, la situazione nell'Usl 1. Dei cinque pazienti inizialmente ricoverati al San Martino, due sono stati dimessi, una donna è stata trasferita a Bologna per essere sottoposta a Ecmo e solo due sono ancora ricoverati nel reparto malattie infettive. Nuovi casi, d'altra parte, non ce ne sono stati. L'azienda sanitaria tuttavia mantiene alta l'attenzione, continuando a sottoporre al test H1N1 tutti i cittadini che accedono alla struttura con sintomi sospetti.
«Il picco è in calo -azzarda il primario del reparto malattie infettive Ermenegildo Francavilla- anche se è presto per tirare un sospiro di sollievo». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino