Inferno in famiglia Cagnolino maltrattato

Inferno in famiglia Cagnolino maltrattato
Maleodorante, infestato dalle pulci, con il mantello ricoperto di nodi, irritazioni e larghe chiazze alopeciche. Era ridotto davvero male uno shih tzu di cinque anni di proprietà...

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Maleodorante, infestato dalle pulci, con il mantello ricoperto di nodi, irritazioni e larghe chiazze alopeciche. Era ridotto davvero male uno shih tzu di cinque anni di proprietà di una famiglia di Cannaregio: madre, padre e due ragazze adolescenti. Nessuno pare avesse più tempo, né voglia, di occuparsi di questo cagnolino che deperiva, giorno dopo giorno, per lo più costretto a casa. Alla fine il caso è stato segnalato alle guardie zoofile dell'Organizzazione internazionale protezione animali che nei giorni scorsi sono intervenute. Il cane è stato sequestrato e la proprietaria denunciata per aver tenuto l'animale in "condizioni incompatibili con le sue condizioni etologiche e produttive di gravi sofferenze". Trasferito nel canile comunale per le cure necessarie, lo shih tzu ha riacquistato la salute. E c'è già una famiglia pronta per prenderlo in affido.

A far muovere le guardie sono stati dei vicini della famiglia. Le condizioni del cane erano talmente precarie da non passare inosservate durante le sue rare uscite. Per ben due volte le guardie dell'Oipa hanno tentato di far visita alla famiglia per accertare i fatti, ma si sono trovate di fronte a dinieghi e porte sbarrate. Al terzo tentativo, finalmente, sono entrati e, visto lo stato di debilitazione del cane, accertato anche dal veterinario dell'Ulss, è scattato il sequestro autorizzato dalla Procura. «Grazie alla sensibilità dei cittadini, che non hanno voltato la testa dall'altra parte di fronte alla sofferenza di un animale, abbiamo potuto porre fine ad una situazione che causava al cane gravi sofferenze - commenta Andrea Zamengo, coordinatore del nucleo di guardie zoofile Oipa di Venezia - Questo episodio dimostra, ancora una volta, come in troppi casi il cane venga acquistato e considerato come un oggetto da possedere e di cui ci si può stancare, non come un essere senziente». (r. br.)
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Il Gazzettino