Industriali e parlamentari confronto sullo sviluppo

Industriali e parlamentari confronto sullo sviluppo
LA LETTERA BELLUNO «Cari parlamentari, non dimenticateci». Suona...

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LA LETTERA

BELLUNO «Cari parlamentari, non dimenticateci». Suona grosso modo così l'appello del numero uno degli industriali Luca Barbini ai rappresentanti bellunesi a Roma. Il presidente di Confindustria Belluno ha rivolto una lunga lettera ai politici, chiedendo loro massima collaborazione in vista della prossima legge di bilancio. Un passaggio cruciale per la provincia, per la sua economia e per il suo futuro, anche demografico. Per questo l'occasione giusta per proporre misure per gli imprenditori ma anche misure per l'occupazione giovanile, per fermare l'emorragia degli under 30 che tanto male sta facendo allo sviluppo del territorio montano. «Servono misure per la crescita sintetizza Barbini -. È fondamentale che vi sia un dialogo costruttivo tra il Governo e il mondo delle imprese che garantiscono occupazione e benessere alle nostre comunità. Le nostre proposte si muovono su più direttrici. La prima riguarda l'inclusione dei giovani, il costo del lavoro e il rilancio della produttività». Il presidente chiede di esaminare, e auspicabilmente di condividere e sostenere, le proposte dell'Associazione tenendo conto di come, l'imprenditoria, sia fondamentale per lo sviluppo del territorio. «In particolare, per quel che riguarda l'inclusione dei giovani, si tratta di introdurre una decontribuzione a favore delle imprese per i primi tre anni di assunzione prosegue -. Oppure di affiancare a questa decontribuzione per il datore di lavoro una decontribuzione per il lavoratore per i primi 36 mesi di assunzione, oltre alla detassazione integrale, ai fini Irpef, delle somme percepite dai giovani neoassunti, per lo stesso periodo. A queste misure andrebbe aggiunto un percorso di rafforzamento delle competenze». Per le imprese Barbini vorrebbe maggior facilità nell'accesso al credito e tempi meno biblici per i pagamenti da parte della pubblica amministrazione. E poi gli investimenti privati, da rilanciare. «In particolare conclude il rappresentante degli industriali -assicurando la continuità alle politiche attivate negli ultimi anni ad esempio con il piano sul 4.0 e delle infrastrutture. Queste ultime rappresentano infatti la precondizione per costruire una società inclusiva e ridurre i divari, anche territoriali: ciò vale soprattutto per le aree montane che devono superare il proprio isolamento così da permettere alle aziende di continuare a competere nel mondo». Nell'attesa che l'invito venga colto, la collaborazione tra le due parti prosegue. Lunedì, per esempio, i parlamentari incontreranno la sezione edili a Palazzo Doglioni Dalmas.

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Il Gazzettino