Industriali, 1 su 4 non paga e non vota

Industriali, 1 su 4 non paga e non vota
Delle circa 1600 aziende iscritte a Confindustria Venezia e Rovigo, circa 450 non sono in regola col pagamento dei contributi all'Associazione e quindi non potranno votare per il...

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Delle circa 1600 aziende iscritte a Confindustria Venezia e Rovigo, circa 450 non sono in regola col pagamento dei contributi all'Associazione e quindi non potranno votare per il nuovo presidente. Perciò il quorum che Vincenzo Marinese e Damaso Zanardo devono raggiungere per poter essere candidabili è fissato a 1015 voti.

I saggi, che stanno incontrando personalmente gli imprenditori delle varie categorie sia a Venezia sia a Rovigo e che stanno leggendo le mail con le indicazioni di voto, lavoreranno ancora fino al 28 luglio ma fino a ieri pare che poche aziende si fossero già espresse. Magari lo faranno tutte all'ultimo momento (si può votare fisicamente fino al 28 luglio e anche oltre, fino alla mattina del 4 agosto, inviando una mail Pec di posta certificata), anche se qualche imprenditore sostiene che il mancato pagamento dei contributi non sia dovuto solo alla crisi economica ma alla disaffezione di una parte degli iscritti, e da qualche tempo si parla di alcune adesioni ad altre realtà fuori provincia o di progetti per fondare una nuova associazione.
I numeri, ad ogni modo, testimoniano ancora a favore dell'Associazione originaria: le aziende votanti sono infatti 1128, Venezia ne ha 679 e Rovigo 449. I voti totali, invece, sono molti di più, perché ogni azienda, a seconda della dimensione, ha un certo numero di voti: più è grande più ne può esprimere. Così i voti totali sono 5075 (3476 di Venezia e 1599 di Rovigo).
Venerdì 4 agosto, alle 17, si riunirà il Consiglio generale, composto da una settantina di membri anche se normalmente ne sono presenti circa la metà, che ascolterà le relazioni dei tre saggi, Paolo Armenio, Giancarlo De Lazzari e Luigi Lucchetta, e poi voterà a maggioranza dei presenti, 50 più 1, il nuovo presidente di Confindustria. La nomina per diventare effettiva dovrà essere ratificata dall'Assemblea generale prevista per settembre ma forse slitterà a fine ottobre. Normalmente il nome che esce dal Consiglio generale viene acclamato dall'Assemblea, anche se in rari casi è accaduto che l'Assemblea lo abbia bocciato; si deve allora ricorrere a un commissario.

Riunendosi a fine ottobre l'Assemblea potrebbe nominare, oltre al nuovo presidente, il Consiglio generale e il Comitato di presidenza, due organismi fondamentali di Confindustria. Tradizionalmente negli anni dispari si elegge il Comitato e in quelli pari il Consiglio in modo da non creare discontinuità nella conduzione dell'Associazione ma in questo caso, se l'Assemblea generale si riunirà a fine ottobre, avrebbe poco senso riconvocarla a gennaio per farla votare di nuovo.
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Il Gazzettino