Indagini sulla targa della Renault, tutti i riscontri in mano all'Interpol

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GLI INQUIRENTI PADOVA Le indagini sulla sparizione di Luca Tacchetto e...

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GLI INQUIRENTI

PADOVA Le indagini sulla sparizione di Luca Tacchetto e della sua compagna Edith Blais, da quanto emerso nelle ultime 48 ore in mano a un gruppo di terroristi jihadisti, proseguono a ritmo serrato. E a dare un aiuto agli uomini dell'Interpol, coordinati dalla Procura di Roma dove è stato aperto un fascicolo per il reato di sequestro di persona a scopo terroristico, sono stati i carabinieri direttamente da Padova. Infatti nei primi giorni della sparizione della coppia, di loro si sono perse le tracce dal 15 dicembre dell'anno scorso, i militari coordinati dal sostituto procuratore Cristina Gava, hanno analizzato le telefonate in uscita e in entrata dallo smartphone del giovane architetto di Vigonza, ma anche la targa della sua Renault Megane con cui ha intrapreso il viaggio in Africa. Gli uomini dell'Arma hanno ricostruito, fino a dove hanno potuto, gli spostamenti alle frontiere attraversate da Luca ed Edith a bordo della Renault, proprio grazie alla lettura della targa da parte di numerose telecamere della videosorveglianza. Tutti dati che sono stati rigorosamente trasmessi all'Interpol per facilitare la ricerca dei due ragazzi. E del resto riuscire a scoprire dove sia finita la Megane, sarebbe estremamente utile agli inquirenti per capire dove si trovano i due giovani e da quale banda di terroristi jihadisti sono stati catturati. E pensare che quella macchina Luca voleva venderla, e adesso invece potrebbe salvare la vita a lui e a Edith. Ma il lavoro dei carabinieri non è ancora finito. I militari, in contatto quotidiano con la famiglia Tacchetto, fanno convogliare all'Interpol qualsiasi informazione in loro possesso che possa aiutare gli investigatori internazionali che in queste ore stanno attendendo un cenno dai sequestratori. Aspettano una richiesta di riscatto: soldi per finanziare il terrorismo jihadista. Intanto fonti ufficiali della Farnesina fanno sapere che sul caso, al momento, non ci sono particolare sviluppi e la maggiore parte delle indagini sono tenute nel massimo riserbo perchè la vita di Luca ed Edith potrebbe essere in grave pericolo. Niente deve trapelare che possa innervosire i terroristi sequestratori e rovinare le trattative per il rilascio dei due ragazzi.

M.A.
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Il Gazzettino