In soli tre anni nella casa di reclusione Due Palazzi, sono entrati illegalmente 130 telefoni cellulari con tanto di scheda sim. Almeno duecento detenuti hanno potuto usufruire...
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Ma le indagini partite nel 2014, con gli uomini della Squadra mobile, avevano portato alla luce una corruzione diffusa in tutta la casa di reclusione: i detenuti potevano drogarsi, telefonare con i cellulari e con gli stessi navigare in Internet. Il business era stato messo in piedi da alcuni agenti della penitenziaria. Uno dei capi dell'organizzazione riceveva soldi da parte dei detenuti attraverso dei pagamenti con la Western Union. Era poi emerso che cinque guardie facevano i galoppini del capo e consegnavano refurtiva o droga ai reclusi. I soldi non si vedevano e ci pensavano i parenti dei detenuti a pagare con bonifici intestati anche alla moglie del boss. Il quale è stato filmato dagli uomini della Mobile mentre consegnava la droga a un recluso. In meno di un anno aveva incassato 30 mila euro con i bonifici alla Western Union e con il denaro pagava le altre guardie coinvolte. Nel gruppetto c'era anche un agente chiamato Poeta e la sua passione era fare l'attore in film porno. Gli investigatori avevano anche sequestrato alcuni video amatoriali che venivano rivenduti tra i detenuti.
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Il Gazzettino