Incidente alla "Gatta": fascicolo archiviato

Incidente alla "Gatta": fascicolo archiviato
L'incidente alla "Gatta" è stato archiviato. Inizialmente si pensava ad un danno rilevante, ma sono stati poi i carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio artistico di Venezia a...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
L'incidente alla "Gatta" è stato archiviato. Inizialmente si pensava ad un danno rilevante, ma sono stati poi i carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio artistico di Venezia a smentire clamorosamente quest'ipotesi. La "Gatta" di via Sant'Andrea, abbattuta e distrutta da un camionista il 23 settembre del 2013, non riveste alcun valore sotto il profilo architettonico e monumentale. È la copia di una copia e non vale nulla. Per trovare l'originale occorre risalire nei secoli. L'opera di mastro Daniele resistette sul rocchio di colonna davanti alla chiesa di Sant'Andrea dal 1209 al 1797 quando «la riottosa moltitudine subornata allora contro il dominio della Veneta Repubblica, stimandolo scioccamente simbolo di San Marco, lo fece a pezzi». Era in realtà «un trofeo di vittoria, del 1209, emblema dei marchesi d'Este, che fu posto dietro autorizzazione del podestà De Viallardi per ricordarne uno simile preesistente in Este e conquistato nella espugnazione di questa rocca da parte dei padovani». La Gatta venne ricostruita in epoca napoleonica ma si deteriorò nel tempo. E l'ultimo restauro, finanziato con il contributo delle Botteghe del Centro, venne completato nel 1994. Non trattandosi di un bene di pregio viene a mancare il presupposto dell'azione penale a carico di Paolo Fusco, il 46enne camionista dipendente della ditta di trasporti Angelo Zucca Srl di Ponte San Nicolò, che ha abbattuto la statua con una manovra erronea.
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino