«Inchiesta in Sicilia non mi coinvolge, sono tranquillo»

«Inchiesta in Sicilia non mi coinvolge, sono tranquillo»
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LA VICENDA
UDINE «Avrò qualcosa in più rispetto al budget dell'anno scorso. Abbiamo compiuto un'attenta valutazione delle voci che attengono al mio assessorato, per evitare ogni spreco e attivare ogni possibile economia». È tutto concentrato sui numeri del Bilancio regionale 2019 l'assessore alle Attività produttive Sergio Bini il giorno dopo lo scossone arrivato dalla Sicilia, in particolare da Ragusa, a seguito di un'indagine della locale Procura che ha indagato 26 persone in vario modo legate alla gestione dell'Azienda sanitaria della provincia siciliana, tra cui un dirigente di Euro&Promos, una delle più grandi aziende di pulizie e servizi del Friuli di cui Bini è azionista di riferimento, dopo essere stato tra i fondatori e presidente fino al suo ingresso in politica. Un assessore, insomma, tutto rivolto alla strategica costruzione della prima legge di Bilancio dell'era del presidente Massimiliano Fedriga, licenziata mercoledì definitivamente dalla Giunta e già ieri messasi in viaggio per il Consiglio regionale, dove il 26 novembre comincerà l'esame nelle Commissioni. Pensieri, perciò, tutt'altro che preoccupati rispetto ad eventuali ripercussioni sul suo ruolo politico, nonostante sia azionista di riferimento della società finita nell'inchiesta della Procura di Ragusa. «Sono tranquillo e sereno», ha ribadito ieri sentito in merito al tema, aggiungendo: «Non sono coinvolto e quindi, di cosa dobbiamo parlare?». Quesito più che legittimo, posto che l'assessore non è destinatario di alcun provvedimento, e il legame con la società è dato solo dal fatto di essere l'azionista con maggior peso. A rassicurarlo indirettamente nella sua posizione politico-amministrativa, del resto, ieri è stato lo stesso presidente della Regione Massimiliano Fedriga che a margine di un convegno ha puntualizzato: «Sono questioni aziendali che non riguardano la giunta. Non è qualcosa che coinvolge l'esecutivo regionale». Nell'immediato era intervenuto anche il legale di Bini, Luca Ponti, per rimarcare l'estraneità dell'assessore alla vicenda e «confidare di poter chiarire la posizione di Euro&Promos». Bini dunque resta concentrato sulla sua attività di assessore regionale in ambiti essenziali per la regione, quali le attività produttive e il turismo e, dopo aver passato al setaccio i conti dell'assessorato per verificare l'ottimizzazione delle risorse, ieri ha concluso: «Sprechi non ne ho trovati. Le attività produttive sono gestite benissimo. Per quanto riguarda il turismo ha aggiunto -, si tratta di operare scelte politiche differenti: puntare su pochi grandi eventi di qualità, piuttosto che su una pluralità di eventi di piccole dimensioni». Quanto alla crescita delle Pmi del Friuli Venezia Giulia, «passa dai mercati globali», ha sostenuto ieri intervenendo all'apertura dell'incontro Gmis Connect Italy a Trieste.

Antonella Lanfrit
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino