Inceneritore, grillini contro l'aumento

Inceneritore, grillini contro l'aumento
AMBIENTE MANZANO I grillini promettono battaglia sul revamping...

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MANZANO I grillini promettono battaglia sul revamping dell'inceneritore di rifiuti solidi non pericolosi di Manzano, presentato dalla Greenman in Regione. Ora il pallino è in mano ai tecnici, chiamati a dire se il progetto debba o no essere assoggettato alla Via. «Seguiremo tutto l'iter da vicino - dice il consigliere regionale del M5S Cristian Sergo -. Se ci sarà la Via regionale e se verrà data la possibilità ai cittadini di dire la loro, raccoglieremo tutte le osservazioni». Secondo Sergo, «la possibilità di passare dalle attuali 20mila tonnellate all'anno alle 34mila» sarebbe «dettata dal limite di 100 tonnellate al giorno (in questo modo ci si fermerebbe a 96 tonnellate al giorno) che, se superato, comporterebbe la necessità di passare per una Via statale. Il Parlamento ha da pochi giorni approvato un emendamento alla legge europea che cancella gli incentivi agli inceneritori, quindi questo ampliamento è contrario a tutti i principi di economia circolare», sostiene. Sergo ricorda che l'impianto è «a meno di mille metri da un centro abitato, e richiede quindi una deroga regionale. A fronte dell'aumento di 14mila tonnellate all'anno di rifiuti trattati è prevista anche la possibilità di raddoppiare le emissioni massime, raggiungendo i 70mila Normal metri cubi all'ora ovvero 35mila metri cubi di sostanze inquinanti in più disperse ogni ora, che uscirebbero da un camino che verrebbe portato a 35 metri». Come si legge a pagina 33 della relazione di progetto preliminare, il camino E1 della nuova linea dovrebbe passare «da una portata di 35mila Nm³/h ad una mediamente di 50mila (con valori massimi richiesti in autorizzazione pari a 70mila Nm³/h)». Sergo afferma che «la Greenman, proprietaria dell'inceneritore di Manzano, è controllata per l'80% da Bioman e il 20% è controllato dalla famiglia Calligaris. - sostiene Sergo -. Dopo le difese dell'ultima settimana, peraltro in contrasto con quanto confermato dall'assessore Scoccimarro, sugli sforamenti dei rifiuti conferiti o trattati dalla stessa società a Maniago (ma l'azienda ha ribadito di aver sempre lavorato all'interno del perimetro dell'autorizzazione ndr), non ci stupisce che l'azienda cerchi in tutti i modi di incrementare la possibilità di smaltire altrove i rifiuti che non riesce a trattare nel suo impianto principale», ipotizza. Va detto che come ricorda la proprietà, l'inceneritore tratta il rifiuto secco, mentre l'impianto di Maniago la frazione umida. Greenman precisa che «lo stabilimento di Manzano è un impianto di piccole dimensioni e di ultima generazione, in linea con i principi e gli obiettivi di economia circolare come espresso dalla comunità europea nella Comunicazione 26/01/17 34 che innalza la nostra società di un gradino nella gerarchia del trattamento rifiuti e processi di termovalorizzazione. Il termovalorizzatore è funzionale alla raccolta differenziata, che è tra le migliori d'Europa, perché tratta la frazione secca residua da differenziata del territorio: si tratta di rifiuti non pericolosi e selezionati già in origine dalle famiglie. Il progetto prevede la creazione di una rete di teleriscaldamento attraverso la quale sarà possibile spegnere diverse caldaie civili. Questo circolo virtuoso ha come ricaduta anche l'abbassamento delle tariffe agli utenti». L'azienda, inoltre coglie l'occasione «per invitare tutti i cittadini interessati, incluso naturalmente Sergo, a visitare il nostro impianto».

Camilla De Mori
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino