Inceneritore, frizioni in maggioranza

Inceneritore, frizioni in maggioranza
TENSIONEPADOVA Il progetto della nuova linea del termovalorizzatore torna ad agitare la maggioranza. Questa volta a mandare in fibrillazione la compagine che sostiene Giordani è...

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TENSIONE
PADOVA Il progetto della nuova linea del termovalorizzatore torna ad agitare la maggioranza. Questa volta a mandare in fibrillazione la compagine che sostiene Giordani è la convocazione per martedì pomeriggio alle 16.45 della commissione congiunta V (guidata la capogruppo di Area Civica Antonio Foresta) e II (presieduta dal Dem Nereo Tiso) per approfondire il progetto promosso da Hestambiente, che sarà illustrato dall'assessore all'Ambiente Chiara Gallani. Una convocazione che, però, non è per nulla piaciuta al consigliere della lista Giordani Luigi Tarzia.

ATRITI
Il motivo? La settimana scorsa Tarzia ha chiesto a Foresta e a Tiso di convocare una commissione dedicata, appunto, all'inceneritore e di invitare alla discussione anche i comitati. Prima ancora di ricevere una risposta, però, Tarzia ha reso pubblica la sua richiesta facendo intendere che non c'era la volontà di coinvolgere chi è in dissenso con l'intervento. Una circostanza che ha irritato, e non poco, soprattutto Tiso che ha deciso di convocare la commissione, ma con la sola partecipazione dei rappresentanti istituzionali. Una circostanza che, sempre la settimana scorsa, ha scatenato un piccantissimo scambio di accuse su Facebook tra i due consiglieri di maggioranza.
IL COMUNE
Sulla quarta linea dell'inceneritore, intanto, palazzo Moroni ha messo nero si bianco le sue osservazioni al progetto. Mercoledì scorso, dunque, giunta Giordani ha depositato, nei termini prestabiliti, le proprie osservazioni alle risposte di Hestambiente alle precedenti note, tenendo inoltre fermo quanto già inviato a marzo.
Innanzitutto si chiede espressamente la non approvazione del trattamento dei Pfas, dal momento che non esiste ad oggi alcuna certezza che le molecole di queste sostanze vengano distrutte nell'incenerimento, con possibili gravi ricadute su salute dei cittadini perché potrebbero essere disperse in atmosfera. In secondo luogo viene richiesta la diminuzione della potenzialità totale, dal momento che le linee guida pubblicate recentemente dalla stessa Regione Veneto prevedono una diminuzione pro capite del rifiuto urbano che interesserà e già interessa la città di Padova, che sta mettendo in atto, in primis l'introduzione della raccolta porta a porta.
L'ASSESSORE
«Su questo punto però si possono dare solo indicazioni parziali, perché in assenza di una pianificazione regionale ha spiegato Gallani - ovvero di un piano rifiuti che espliciti chiaramente la quantità di rifiuti prevista per il nostro territorio, è complesso stabilire la riduzione necessaria». Per quanto riguarda le emissioni invece viene richiesto che i dati vengano forniti in maniera disaggregata per la città di Padova e per gli altri comuni. Questo perché i numeri aggregati della provincia non sarebbero coerenti con indirizzo della progettazione e soprattutto prevedono ricadute importanti solo su alcuni comuni e no su altri.
«È positivo che l'azienda sia disponibile a sostenere lo studio epidemiologico, ma chiediamo che questo venga svolto con terzietà ha concluso l'assessore - Abbiamo insistito particolarmente sulla questione degli Pfas. Non possiamo permettere si proceda su una questione che può avere ricadute così gravi sulla salute dei cittadini».

Alberto Rodighiero
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino