Sarà una perizia tecnica, disposta dal Tribunale, a fare piena luce sull'incendio che scoppiò il 31 maggio del 2015 all'interno dell'ospedale civile. Lo ha stabilito il gip...
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Secondo il consulente tecnico nominato dalla Procura, il perito Angelo Golfetto, gli interventi non sarebbero stati fatti a regola d'arte. Stando alla ricostruzione del consulente, l'incendio che ha distrutto parte del secondo piano e del tetto di un'ala dei Mendicanti che non era più utilizzata, si è sviluppato all'interno di un cavedio tecnico che dal piano terra arrivava al tetto. L'innesco è stato di «origine elettrica» - ipotizza Golfetto, nella sua consulenza - anche se «non è stato possibile individuare la causa certa». Forse una «sovracorrente» o una «corrente di guasto», comunque «accidentale». «Con ogni probabilità, in condizioni conformi alla regola d'arte (installazioni di sbarramenti tagliafiamma e installazione di rilevatori d'incendio) si sarebbe probabilmente manifestato un banale principio d'incendio, agevolmente contenibile».
I difensori dei due imputati respingono ogni accusa. «Serve una perizia che faccia luce su quanto è accaduto - ha detto l'avvocato Luigi Ravagnan, difensore di Zaninello - e chiarisca l'assoluta estraneità del mio assistito e della Siram». Sulla stessa linea anche l'avvocato Paolo Rizzo, difensore di Righetti. «Nel nostro caso si tratta di lavori di 16 anni fa. Si dovrà anche ricostruire esattamente quel che è accaduto dopo».
G.P.B.
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Il Gazzettino