Incendio al centro commerciale Danni milionari, 50 senza lavoro

Incendio al centro commerciale Danni milionari, 50 senza lavoro
Uniero e Brico inceneriti dalle fiamme. Ammonterebbero a cento milioni i danni. Sarebbe la ferita economica, secondo le stime degli esperti, del rovinoso incendio che, sabato...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Uniero e Brico inceneriti dalle fiamme. Ammonterebbero a cento milioni i danni. Sarebbe la ferita economica, secondo le stime degli esperti, del rovinoso incendio che, sabato notte, ha devastato il Parco commerciale Stella a Oderzo.

Per l'ammontare esatto del danno molto dipenderà dalle perizie della merce andata bruciata. Il tempestivo intervento dei pompieri ha evitato la distruzione totale degli altri negozi. A causa dell'incendio 50 dipendenti dei due ipermercati sono rimasti senza lavoro. E i sindacati hanno già chiesto l'apertura di un tavolo di trattativa.
Dagli esami dell'Arpav non sarebbero invece emersi rischi per la salute. Feroci, invece, le critiche del sindaco di Oderzo Maria Scardellato e del prefetto Laura Lega verso gli sciacalli, i turisti del macabro. «I social hanno diffuso notizie false - ha detto il prefetto guardando le macerie da una gru - suscitando allarmismi ingiustificati». Notizie spazzatura secondo le quali il rogo aveva causato morti e feriti. «Bugie - ha aggiunto Scardellato - messe in giro da chi è venuto a Oderzo per farsi un selfie davanti al rogo o alle macerie».
Intanto vanno avanti le indagini del Nucleo investigativo dei pompieri. I primi accertamenti, ordinati dal pm Francesca Torri che ha posto l'area sotto sequestro, sembrerebbero escludere l'ipotesi del dolo. Il condizionale è d'obbligo. Ancora troppe le variabili da chiarire per poter dare risposte esatte sulle cause dell'inferno. Anche su eventuali responsabilità colpose. Ci sono da studiare i sistemi antincendio e tanto altro.
Era quasi l'alba, ieri, quando i pompieri hanno terminato di spegnere gli ultimi focolai del rogo, divampato intorno alle 20 di sabato. Un inferno di fiamme e fumo che ha messo a dura prova gli oltre 50 vigili del fuoco (quindici squadre) accorsi a Oderzo da Treviso, Motta, Conegliano, Pordenone e Mestre.
La conta dei danni tiene banco. Per l'esatta quantificazione dei danni bisognerà attendere le perizie nel dettaglio - dicono esperti del settore -. Valutando anche i cosiddetti danni collaterali (mancati incassi compresi) è realistica la stima di cento milioni.
Durante il sopralluogo di carabinieri e tecnici dell'Arpav era stata notata una rete tagliata in due punti sul retro del centro commerciale. Il segno del passaggio dei piromani? No solo ricordi di raid ladreschi.

Le cause del rogo? Dai primi elementi di prova raccolti tra le macerie fumanti dell'area posta sotto sequestro, gli investigatori sembrano ipotizzare una causa accidentale. Ma bisognerà attendere sopralluoghi più accurati: in questa fase la fretta sarebbe una cattiva consigliera.
© riproduzione riservata
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino