Incastrato dalla liceale, preso il ladro del Tito Livio

Incastrato dalla liceale, preso il ladro del Tito Livio
A SCUOLAPADOVA Il ladro del prestigioso liceo classico Tito Livio è stato incastrato. A novembre avrebbe rubato a tre studentesse, impegnate nell'ora di educazione fisica, un...

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A SCUOLA
PADOVA Il ladro del prestigioso liceo classico Tito Livio è stato incastrato. A novembre avrebbe rubato a tre studentesse, impegnate nell'ora di educazione fisica, un paio di iPhone e 110 euro in contanti. Non solo perchè, secondo i carabinieri, avrebbe anche portato via un telefono cellulare a una commessa del centro e arraffato un blocchetto di biglietti dell'autobus in un bar tabaccheria. Nei guai per i reati di furto e tentata estorsione è finito il 38enne S.P. con diversi precedenti di polizia per furto e ricettazione, e noto per essere un tossicodipendente.

I FATTI
Il 9 novembre, in mattinata, mentre una classe di seconda (quarto anno) era impegnata nell'ora di educazione fisica, il ladro sarebbe entrato in azione penetrando negli spogliatoi del liceo classico. Indisturbato, avrebbe sgraffignato a tre studentesse di 16 anni due iPhone e 110 euro in contanti, per un valore complessivo di circa mille euro. Il giorno seguente, sarebbe tornato a bazzicare in centro storico, e avrebbe rubato il telefono cellulare a una commessa del negozio di borse e valigie Carpisa, e un blocchetto di biglietti dell'autobus al bar tabaccheria Al Canton entrambi in via Roma.
LE INDAGINI

A incastrare il presunto ladro è stata una delle tre studentesse del Tito Livio. La ragazza, con un coraggio da leone, ha agito come un vero investigatore e ha chiamato il numero del suo cellulare. Sorpresa, il malvivente ha risposto: «Se rivuoi indietro il tuo iPhone devi darmi 200 euro. Ci vediamo vicino alla libreria Feltrinelli». E la giovane, per nulla spaventata, si è recata all'appuntamento. Dopo avere aspettato qualche minuto, ha notato che dall'altra parte della strada c'era un uomo, con addosso un giubbetto di colore rosso e alcuni tatuaggi sul dorso delle mani, che la stava fissando. Ma qualcosa ha impaurito il provetto estorsore, che non si è avvicinato alla sedicenne ed è scappato. La studentessa prima ha chiamato la polizia, poi è rientrata a casa e ha raccontato tutto ai genitori e in un secondo momento ai carabinieri della stazione di Prato della Valle. Sono così scattate le indagini coordinate dal sostituto procuratore Sergio Dini. I militari sono andati al Tito Livio e a un operatore scolastico hanno chiesto se quella mattina del 9 novembre, aveva visto entrare nel liceo un uomo con un giubbetto rosso e dei tatuaggi. E il bidello ha confermato, spiegando che quel signore aveva detto di cercare un professore. Gli inquirenti a questo punto sono riusciti a identificare il 38enne italiano e a collegarlo anche ai furti ai danni della commessa e del bar tabaccheria.
Marco Aldighieri
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Il Gazzettino