In un anno stranieri cresciuti del 21% A Venezia sono il 13% dei residenti

In un anno stranieri cresciuti del 21% A Venezia sono il 13% dei residenti
IL RUOLO DEGLI STRANIERIMESTRE Cinque anni fa erano 68.102, adesso sono 82.679. Dal 2012 gli stranieri residenti in tutta la provincia sono cresciuti del 21% e attualmente...

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IL RUOLO DEGLI STRANIERI
MESTRE Cinque anni fa erano 68.102, adesso sono 82.679. Dal 2012 gli stranieri residenti in tutta la provincia sono cresciuti del 21% e attualmente rappresentano il 10% della popolazione. La maggior parte di loro, 34.472 pari al 42% del totale, vive nel Comune di Venezia (13% sui residenti), mentre nessuno degli altri 43 Comuni che compongono la Città metropolitana raggiunge neppure le 5 mila presenze: al secondo posto c'è San Donà con 4.573, al terzo Mira con 3.283 e via via tutti gli altri, con fanalino di coda Gruaro con 130. Il 54% è donna mentre, quanto alle prime dieci nazionalità che raggruppano 62.805 stranieri sugli 82.679 totali, i rumeni sono al primo posto in 17.797, seguiti dai moldavi con 8.525; i bengalesi con 7.629; gli albanesi con 6.845; i cinesi con 6.177; gli ucraini con 5.004; i marocchini con 4.395; i macedoni con 2.811; i kosovari con 2.022 e i filippini con 1.600. Lo rileva, a partire dai dati dell'Istat, il rapporto delle Acli diffuso in occasione della Giornata internazionale del Migrante che ricorre domani, facendo il bilancio delle pratiche seguite fino al 30 novembre scorso dai loro servizi.

LE RICHIESTE DI SERVIZI
Sono state 2.429 al Patronato (+19% in 5 anni), suddivise tra le 1.281 per il sostegno al reddito (697 indennità di disoccupazione, 135 premi alla nascita, 129 bonus bebè, 165 maternità, 141 assegni familiari e 14 indennità di frequenza minori) e le 1.148 per lo sportello immigrati (61 per la cittadinanza, 217 permessi di soggiorno, 736 rinnovi, 102 test di lingua italiana e 32 ricongiungimenti familiari). Quelle al Caf, invece, sono state 3.316, risultante di 1.530 Modelli 730, 248 Modelli Unici e 1.538 pratiche Isee: dall'analisi del Centro studi dell'associazione emerge una popolazione straniera con un reddito medio nettamente inferiore a quello italiano, 16.220 euro pro capite contro 23.560, ma anche che gli immigrati usufruiscono maggiormente delle detrazioni fiscali (48% per i figli, contro il 22% degli italiani) e fanno maggior ricorso ai bonus bebè (38%) o premi alla nascita (35%), ulteriore conferma del maggior contributo da parte loro sul piano della natalità in una città sempre più vecchia e in particolare in alcune zone come Marghera.
I PERMESSI
Circa i permessi di soggiorno che quest'anno sono stati rilasciati per cittadini extracomunitari presenti in provincia, il 71% sono di lungo periodo, mentre le due motivazioni maggioritarie riguardano il lavoro, 25.003 che è il 44,9% e i motivi familiari, 23.824 pari al 42,8%. «Gli immigrati regolari sono una risorsa osserva il presidente delle Acli provinciali Paolo Grigolato Questo nostro studio rileva che pagano regolarmente le imposte. La loro presenza è in crescita e non può continuare ad essere interpretata come una minaccia, ma come un'opportunità».

Alvise Sperandio
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino