IN PRONTO SOCCORSO BELLUNO Accessi quasi dimezzati nei pronto soccorso di montagna,

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IN PRONTO SOCCORSO
BELLUNO Accessi quasi dimezzati nei pronto soccorso di montagna, rispetto all'inizio dell'estate precedente. Questa stagione si sta caratterizzando per turisti mordi e fuggi, segno che deve ancora decollare. Lo dicono anche i dati dei pazienti finiti negli ospedali bellunesi, dove ogni estate c'è un boom di accessi proprio per i vacanzieri che arrivano in montagna. Ebbene quest'anno non è andata così. Numeri che rapportati ai soccorsi del Cnsas in quota, che sono invece un aumento, dimostrano quello che ha detto il capo del Soccorso Alpino, Alex Barattin: ovvero che gli escursionisti arrivano in quota impreparati, per il mancato allenamento nei tre mesi di lockdown e chiedono aiuto perché spossati. Numerosi infatti gli interventi in vetta per persone che erano illese, ma non riuscivano a proseguire. Da non sottovalutare infine la paura del Covid, che nel periodo di lockdown aveva di fatto svuotato i pronto soccorso. La pandemia non è cessata e prima di rivolgersi all'ospedale il paziente ci pensa due volte. Ma la fotografia è chiara raffrontando i dati, forniti dall'Usl 1 Dolomiti, e che sono relativi ai mesi di giugno 2019 e giugno 2020.

BELLUNO
Gli ingressi di pazienti al pronto soccorso del San Martino sono calati del 28,47%. Nel giugno 2019 gli accessi erano 3mila 593, quest'anno invece nel mese di giugno sono scesi a 2mila 570. Ma basta dare un'occhiata sul sito della Usl 1 Dolomiti dove vengono riportati in tempo reale i Tempi di attesa pronto soccorso per vedere, ogni giorno, come i numeri non siano quelli di una solita estate bellunese. Ieri alle 19 si vedeva che nelle ultime 24 ore c'erano stati zero pazienti con codice rosso (ovvero gravissimi), un arancione, 12 codici gialli con tempi medi di attesa di 11 minuti, che sarebbero stati fantascienza a luglio, nelle passate stagioni. Erano 22 invece i tempi medi di attesa per i codici bianchi e nelle ultime 24 ore ne erano stati visitati 45.
FELTRE
Non così elevato il tracollo dei pazienti al pronto soccorso del Santa Maria del Prato: siamo passati da 2mila 789 accessi del mese di giugno 2019 ai 2mila e 66 pazienti di quest'anno. Si è registrato comunque un calo del 25,92%.
PIEVE DI CADORE
Restiamo su un calo del 28,42% a Pieve di Cadore. Sono andate in pronto soccorso 826 persone nel mese di giugno di quest'anno. L'anno scorso gli accessi di giugno erano 1154. Ottimi i tempi d'attesa, come si poteva vedere ieri dal sito dell'Usl: praticamente nulla, al massimo 8 minuti per i codici gialli, ovvero pazienti di media gravità.
AGORDO
Crollo di accessi ad Agordo: da poco più di mille pazienti a giugno 2019 (1080 per l'esattezza) siamo passati ai 696 accolti nel pronto soccorso nel mese di giugno 2020 (meno 35,56%). Le attese sono praticamente nulle, a parte per i codici bianchi.
AURONZO

Quasi metà i pazienti che si sono rivolti al punto di primo intervento di Auronzo. Erano stati 170 l'anno scorso gli accessi, quest'anno sono calati a 89.
Olivia Bonetti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino