IN PROCURATREVISO Ieri mattina Marcello Zuinisi ha depositato in Procura la querela nei confronti del sindaco Mario Conte. «Il reato contestato al primo cittadino è quello di...
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TREVISO Ieri mattina Marcello Zuinisi ha depositato in Procura la querela nei confronti del sindaco Mario Conte. «Il reato contestato al primo cittadino è quello di diffamazione aggravata da finalità di discriminazione e/o di odio etnico» chiarisce in una conferenza stampa convocata non a caso davanti a Ca' Sugana. Il sindaco Mario Conte posta il contenuto della querela e scatena il web. Si tratta di una nuova puntata nella vicenda Nazione Rom contro Comune di Treviso. Una rappresentanza di Rom, Sinti e Caminanti ieri ha voluto presentare alla stampa la marcia di protesta organizzata per sabato prossimo. Dopo il sit-in in piazza Indipendenza del 7 marzo, per dire no alle minacce di sgombero nei Comuni di Trevignano, Cessalto e Vedelago, ecco la manifestazione per liberare Treviso dal razzismo. Il corteo partirà alle 10,30 dalla stazione ferroviaria e percorrerà via Roma, ponte di San Martino, corso del Popolo, vicolo Rialto, via XX settembre, piazza dei Signori, vicolo Podestà, via San Vito, via del Municipio per concludersi alle 13 davanti a Ca' Sugana. «L'attuale sindaco di Treviso - afferma Sinisi - si è permesso di diffamare pubblicamente i cittadini Sinti di Trevignano, Vedelago e Cessalto accusandoli ingiustamente di compiere reati, di non possedere requisiti di cittadinana, di allacciarsi abusivamente all'energia elettrica alimentando con le sue dichiarazioni odio, violenza e razzismo contro una piccola minoranza etnica». Zuinisi dice di attendere circa duecento Rom da tutto il Veneto per la marcia di sabato. I motivi della protesta? «Vogliamo la convocazione di un tavolo con i rappresentanti dei Comuni interessati, per arrivare a un blocco totale degli sgomberi e a una ricollocazione abitativa delle famiglie, chiediamo che fine hanno fatto i Fondi strutturali europei per l'inclusione dei Rsc e pretendiamo le dimissioni del sindaco di Treviso».
E. F.
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Il Gazzettino