IN PRIMA FILA BELLUNO L'autonomia può viaggiare sul treno diretto Roma-Belluno.

IN PRIMA FILA BELLUNO L'autonomia può viaggiare sul treno diretto Roma-Belluno.
IN PRIMA FILABELLUNO L'autonomia può viaggiare sul treno diretto Roma-Belluno. Senza cambio a Venezia. Non è una proposta, non è un sogno: è l'esito dell'incontro di ieri tra...

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IN PRIMA FILA
BELLUNO L'autonomia può viaggiare sul treno diretto Roma-Belluno. Senza cambio a Venezia. Non è una proposta, non è un sogno: è l'esito dell'incontro di ieri tra il ministro per gli affari costituzionali Erika Stefani, i parlamentari bellunesi, l'assessore regionale Gianpaolo Bottacin e il presidente della Provincia Roberto Padrin. Di fatto, il referendum bellunese del 22 ottobre 2017 comincia a prendere un peso consistente. Perché la richiesta di forme di autogoverno avanzata da Belluno potrà essere inserita nell'intesa tra Stato e Regione che sta portando avanti il percorso autonomista del Veneto. Inoltre, verranno fatti alcuni approfondimenti per capire se l'autonomia del Bellunese potrà fare leva sul comma 52 della legge Delrio, in cui si riconoscono funzioni particolari e distintive alle Province interamente montane e confinanti con Stati esteri. Insomma, qualcosa comincia a muoversi.

PERCORSO DIRETTO
«Ringrazio il ministro Stefani per l'attenzione da sempre posta nei confronti dell'autonomia della Provincia di Belluno - dice Gianpaolo Bottacin -. Ci sono aperture significative sulla richiesta di verificare tecnicamente la possibilità di inserire nell'intesa sull'autonomia del Veneto anche un riferimento alla provincia di Belluno».
Tutti d'accordo quindi: «È necessario che l'autonomia provinciale sia esplicitata nell'intesa, altrimenti il rischio è che non se ne faccia niente con conseguente tradimento del referendum popolare del 22 ottobre 2017» dice il deputato Pd Roger De Menech. Per Federico D'Incà, invece, il primo passo è significativo. «Sono fiducioso che finalmente otterremo dei risultati dichiara il Questore della Camera . Tutti sono concordi nell'inserire all'interno dell'accordo Stato-Regione sull'autonomia del Veneto precisi riferimenti per Belluno».
ALL'ORIZZONTE
In attesa di leggere Provincia di Belluno sul testo dell'accordo, ci sarà un incontro tra i tecnici. «Mi fa piacere che il ministro abbia accolto la mia proposta di far incontrare i tecnici di Provincia, Regione e Ministero, in modo da verificare le possibilità legali reali del percorso - aggiunge Dario Bond -. Tutto va nella direzione giusta, ma solo con le giuste risorse il territorio bellunese potrà essere davvero autonomo e in grado di contrastare lo spopolamento in atto. Per questo, continuo a sostenere che servono misure particolari in tema di fiscalità».
LA SPECIFICITÀ

L'incontro con il ministro Stefani è stato anche l'occasione per evidenziare come la legge regionale 25 del 2014 sulla specificità sia già ampiamente applicata. «Per garantire la gestione di tali materie conclude Bottacin la Regione in questi anni ha triplicato i fondi erogati alla Provincia di Belluno. Con l'arrivo dell'autonomia del Veneto a Belluno potrebbero comunque arrivare molti più soldi e questo sarebbe già un ottimo risultato».
Damiano Tormen
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Il Gazzettino