In maggioranza sette della Lega Nord In sei sui banchi dell'opposizione

In maggioranza sette della Lega Nord In sei sui banchi dell'opposizione
La vittoria di Matteo Romanello consente a ben dieci consiglieri della coalizione che lo ha sostenuto di accedere al nuovo consiglio comunale. Sono sette della Lega Nord Liga...

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La vittoria di Matteo Romanello consente a ben dieci consiglieri della coalizione che lo ha sostenuto di accedere al nuovo consiglio comunale. Sono sette della Lega Nord Liga Veneta (Nadia Pizziol, Chiara Tonolo, Dennis De Santis, Francesco Marcadalli, Luigi Tolomio, Savina Zandomeneghi e Pierluigi Veropalumbo), due di Forza Italia (Carolina Misserotti e Luigi Bona) e uno di Fratelli d'Italia, Antonio Dell'Anna. Gli altri sei consiglieri sono quelli che faranno parte dello schieramento di opposizione, visto che nei quindici giorni che hanno preceduto il ballottaggio non si è verificato, nonostante i numerosi incontri, nessun apparentamento tra le forze in campo, e sono: l'ex sindaco Andrea Follini e l'ex presidente del consiglio comunale Arcangelo Varlese della civica Io scelgo Marcon, il candidato sindaco per il centrosinistra Vito Caputo, Margherita Lachin del Partito Democratico, Federico Moretto della civica Noi Marcon e l'ex 5 Stelle Carlo Zanatto della civica Soluzione Marcon. Il consiglio si presenta, quindi rinnovato per oltre i due terzi rispetto al precedente, perché i consiglieri che siederanno per la prima volta tra i banchi di Via della Cultura saranno undici (Caputo, Dell'Anna, Misserotti, Bona, Pizziol, Tonolo, De Santis, Marcadalli, Tolomio, Zandomeneghi e Veropalumbo). Questa è, ovviamente, la composizione ufficiale del consiglio il giorno dopo il ballottaggio, ma non è detto che lo schieramento rimanga inalterato nei prossimi giorni, perché se Romanello dovesse scegliere tra i componenti della nuova Giunta qualcuno degli eletti in consiglio, i prescelti dovranno, per effetto delle norme che regolano i Comuni con più di 15mila abitanti, dimettersi e lasciare il posto in consiglio ai primi dei non eletti. Il neo sindaco sembra, comunque, orientato a formare la Giunta avvalendosi della collaborazione di persone perlopiù esterne e, quindi, non facenti parte del consiglio comunale. (Mau.D.L.)

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Il Gazzettino