IN CONSIGLIO TREVISO Una città plastica free, libera dalla plastica. O almeno,

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IN CONSIGLIO
TREVISO Una città plastica free, libera dalla plastica. O almeno, dal maggior quantitativo possibile di plastica. È passata all'unanimità la mozione presentata da Domenico Losappio (Movimento 5 Stelle) che forse apre le porte a un'epoca di maggiore sostenibilità ambientale sia sul territorio comunale che negli uffici di Ca' Sugana.

NEGLI UFFICI
Il testo del documento discusso ieri a palazzo dei Trecento, e sui cui il consenso è stato unanime, dà delle indicazioni precise. Invita il Comune ad aderire alla campagna Plastic Free Challenge lanciata dal Ministero dell'Ambiente e mira ad attivare una campagna informativa indirizzata a ogni scuola di ogni ordine e grado presente nel territorio cittadino e ad ogni residente e non, mediante un'apposita cartellonistica in luoghi pubblici, piazze, parchi, al fine di scoraggiare l'uso della plastica monouso. Andando più nel concreto, la mozione che presto chiede alla giunta di arrivare al progressivo divieto di uso di plastica monouso presso tutte le sedi comunali e uffici a esse connessi, comprese le sale conferenze pubbliche, i centri civici e le scuole comunali. A questo si aggiunge un graduale e progressivo divieto dell'uso di materiali plastici non compostabili per le attività ristorative e ricettive del territorio, gli eventi e le manifestazioni connesse al tema del cibo e delle bevande. Particolarmente soddisfatto Losappio, che ha raggiunto un suo obiettivo. Durante il dibattito, pacato considerato che tutti erano d'accordo, Antonella Tocchetto (Pd) ha anche proposto di sostituire le bottigliette d'acqua, ovviamente di plastica, distribuite prima di ogni consiglio con analoghe bottiglie di vetro, «Per dare un ulteriore segnale».
LO SCONTRO

Gli animi si sono invece scaldati durante la discussione di un'altra mozione, quella con cui l'opposizione ha chiesto alla Giunta di ricorrere al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar che ha respinto il ricorso sulle modifiche dello Statuto dell'Israa. Nel nuovo documento il Comune vede ridurrsi suoi membri dentro il cda da quattro su cinque a due per consentire l'ingresso dell'Usl che, appunto, avrà due componenti (il quinto è indicato dalla Provincia ndr). La battaglia è squisitamente politica: la Lega non ha nessuno interesse a contrastare una modifica che lei stessa ha voluto. E quindi la proposta è stata bocciata.
P. Cal.
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Il Gazzettino