In cattedrale l'ultimo saluto alla libraia Tarantola

In cattedrale l'ultimo saluto alla libraia Tarantola
BELLUNO - L'affetto degli amici di antica data: Giuliano, Egidio, Livio, Rosalba, Giuliana, Sergio, Patrizia. Le lacrime di chi ha lavorato con lei in libreria per tanti anni:...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
BELLUNO - L'affetto degli amici di antica data: Giuliano, Egidio, Livio, Rosalba, Giuliana, Sergio, Patrizia. Le lacrime di chi ha lavorato con lei in libreria per tanti anni: Noris, Carmen, Michela. Il saluto ultimo di chi ne ha conosciuto cultura, ironia e, pure, cocciutaggine. Ieri in Cattedrale si è tenuto il rito funebre per Annita Tarantola, la storica libraria di Belluno, deceduta martedì a 95 anni. Una bara chiara e fiori bianchi per lei dentro un'atmosfera sobria. Perchè non c'era molto da dire per chi l'aveva conosciuta e voleva salutarla per l'ultima volta, per chi l'aveva vista ancora piena di progetti nonostante l'età. Le parole del parroco del Duomo, monsignor Attilio Zanderigo, hanno ruotato intorno ad una parola: libro. E non poteva essere altrimenti per Annita Tarantola, discendente di una famiglia che due secoli fa già vendeva libri e almanacchi nel Ducato di Parma. «I libri furono aperti, compreso quello della vita», è l'incipit con riferimento alle letture. Poi, dedicato a lei che, insieme al marito Sandro, è vissuta più di 70 anni tra gli scaffali carichi di volumi, Zanderigo ha affermato: «Annita con il suo amore particolare per i libri ha contribuito a rendere più fruibile la cultura nella nostra città». Il parroco ha ricordato, infine, che il libro della vita lo apre solo il Signore: «E in questo libro sono annotate le nostre opere». Annita lascia il fratello Ferdinando con Nardina e i nipoti Federico ed Alessandro.

Daniela De Donà
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino