In arrivo un nuovo sistema di controllo: in azione ci saranno ben 56 telecamere

In arrivo un nuovo sistema di controllo: in azione ci saranno ben 56 telecamere
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LA CONTROMISURA
VENEZIA L'amministrazione comunale era tra i principali destinatari della protesta, poiché molte delle richieste delle associazioni per combattere il moto ondoso e l'intasamento del traffico nei canali principali non sono state attuate se non in piccola parte. A questo si aggiunge il fallimento totale del sistema Argos per controllare la velocità in canal Grande che si è rivelato vulnerabile a tutti i risorsi e che quindi è stato spento.

NUOVO SISTEMA
Quest'anno, dovrebbe però entrare in funzione un nuovo sistema per controllare la velocità in canal Grande che, a differenza di Argos, dovrebbe essere facilmente omologato dal Ministero per le Infrastrutture e Trasporti (Mit) poiché deriva dal Tutor in uso sui tratti autostradali. Questo è un passaggio necessario per garantire la legittimità delle sanzioni.
Finora sono state identificate 56 postazioni di rilevazione del traffico acqueo sui principali canali della città, di cui 17 sul canal Grande.
«Il cuore del sistema di controllo del traffico acqueo è la Smart Contro Room che sarà inaugurata a breve spiega Paolo Bettio, amministratore unico di Venis Spa - e questo è un sistema integrato, modulare, facilmente scalabile e aperto prosegue Bettio - Il funzionamento è automatico, 24 ore su 24, 365 giorni all'anno, anche in condizioni meteo avverse, sarà tarato con differenziazione dei limiti di velocità in base alle tratte, utilizza il sistema della rilevazione della velocità media secondo il principio del tutor, adotta la tecnologia di PlateMatching per il riconoscimento univoco dell'imbarcazione e comprende la gestione dell'iter amministrativo sanzionatorio a norma di legge».
A questo sistema, si aggiungeranno altre 39 postazioni in grado di monitorare il traffico ai fini solo statistico-comportamentali. Le aree interessate solo il canal Grande, rio Novo, rio di Noale, bacino di San Marco, Tronchetto, rio di Cannaregio.
IL NODO DELLE COMPETENZE
«Resta il tema - concludono da Ca' Farsetti - che per una riorganizzazione delle competenze in ambito lagunare, purtroppo manca ancora il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, ribadito nel Patto per Venezia e ricordato anche nell'ultimo Comitatone, per il trasferimento dei poteri dell'ex Magistrato alle Acque alla Città Metropolitana, che consentirebbe, finalmente una vera gestione unitaria del problema della navigabilità lagunare e cittadina. In mancanza di queste competenze, finora - concludono - è stato possibile fare Onda Zero in Bacino grazie all'azione sinergica con tutte le forze dell'ordine, dedicando oltre 30 imbarcazioni al monitoraggio del traffico acqueo».

Michele Fullin
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino