In arrivo dal Cipe 55 milioni per riqualificare le periferie

In arrivo dal Cipe 55 milioni per riqualificare le periferie
Alla Città Metropolitana di Venezia 38 milioni e a Venezia 17 milioni. Cinquantacinque milioni di euro che piovono sul territorio, nonostante sembrassero perduti perché i...

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Alla Città Metropolitana di Venezia 38 milioni e a Venezia 17 milioni. Cinquantacinque milioni di euro che piovono sul territorio, nonostante sembrassero perduti perché i progetti realizzati dall'Amministrazione Brugnaro si erano classificati all'ultimo posto (quello per il Comune) e al 25° posto per la Città Metropolitana. Sono parte dei famosi 500 milioni di euro che il Governo ha messo a disposizione per la riqualificazione delle periferie e che il Comune ha chiesto per completare in particolare la Cittadella della Giustizia in piazzale Roma, le infrastrutture del Servizio ferroviario metropolitano comprese una serie di stazioni, l'Sfmr che si spera finalmente di veder partire dopo decenni di attesa, il palazzo ex Casinò al Lido, gli ex forti militari.

Era stato il ministro per la coesione territoriale Claudio De Vincenti lo scorso 12 gennaio a Milano, ad annunciare che, nonostante Venezia fosse stata l'unica città metropolitana d'Italia a non aver vinto il bando, avrebbe avuto ugualmente i soldi richiesti, anche se non subito.
Ora la conferma viene dal segretario Cipe, Luca Lotti ministro dello Sport nel governo Gentiloni, che ha incontrato l'altro ieri il responsabile nazionale Urbanistica del Pd Andrea Ferrazzi, la segretaria Metropolitana e il Segretario Comunale di Venezia Gigliola Scattolin e Maria Teresa Menotto.
L'ex premier Matteo Renzi, subito dopo le bocciature dei progetti di molte Amministrazioni, aveva assicurato che il Governo avrebbe finanziato tutti i 120 enti con forme di finanziamento ordinarie e attraverso il Cipe, Comitato interministeriale per la programmazione economica.
Il Pd veneziano e romano ritiene che se i progetti fossero stati diversi, avrebbero già ottenuto i soldi come è avvenuto per le amministrazioni classificatesi ai primi 24 posti: «Pensiamo, ad esempio, alla riqualificazione dell'ex Umberto I e alle aree della stazione che prevedono comunque la compartecipazione di capitali privati - commenta Ferrazzi - Però abbiamo voluto portare avanti un lavoro bipartisan, senza pensare alle differenze politiche ma all'interesse della città, e il risultato è che decine di milioni di euro presto saranno a disposizione di molti comuni dell'area metropolitana. E Lotti ci ha assicurato che entro un mese il Cipe varerà la delibera».

Ora il Comune e la Città Metropolitana hanno 60 giorni di tempo per presentare i progetti definitivi e tutta la documentazione necessaria che sarà vagliata da una commissione tecnica costituita apposta dalla Presidenza del Consiglio dei ministri e che stabilirà se i progetti sono corretti o meno, anche perché i finanziamenti saranno assegnati per step, a seconda dell'avanzamento dei lavori.
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Il Gazzettino