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VENEZIA - La giunta regionale del Veneto ha approvato i criteri guida per dimensionare la rete delle scuole e organizzare l'offerta formativa per l'anno scolastico 2018-19. «La salvaguardia delle scuole dell'obbligo nei piccoli paesi di montagna, nelle isole e nelle realtà a maggior dispersione abitativa, la razionalizzazione delle dirigenze d'istituto con dimensionamento massimo sino a 1400 alunni, il tetto del 30 per cento di alunni stranieri in classe e l'integrazione tra offerta scolastica e percorsi di formazione professionale sono i principi cardine' delle linee guida adottate in Veneto», anticipa l'assessore Elena Donazzan.

Nessun plesso di montagna sarà chiuso; nessuna chiusura neanche nelle aree a bassa densità demografica, come laguna e delta del Po. Il ricorso alla flessibilità in deroga al limite minimo di alunni iscritti e le compensazioni tra scuole a livello provinciale consentiranno alle scuole dei piccoli comuni montani e delle isole di istituire classi anche di soli 10 alunni.
Le direzioni seguiranno invece un criterio di razionalizzazione: non meno di 600 alunni per istituzione scolastica, con livello tendenziale assestato attorno ai 900 iscritti e con la possibilità di raggiungere anche i 1200 o 1400 iscritti per gli istituti comprensivi nelle aree metropolitane o quelli di secondo grado che prevedano laboratori, officine e beni strutturali di alto valore tecnologico o artistico.
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Il Gazzettino