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BELLUNO Sono 65 su 79 le domande arrivate e soddisfatte a Palazzo Piloni per il secondo bando dedicato agli esercizi di vicinato. C'erano a disposizione 1 milione e 430 mila euro. Sono 46 i progetti finanziati nei Comuni confinanti e contigui; 19 invece le domande finanziate nel resto della provincia, per un totale di quasi 4,5 milioni di euro di investimenti sul territorio. Ne hanno illustrato ieri i contenuti il presidente della Provincia, Robeto Padrin, il presidente del Comitato dei Fondi di Confine, l'onorevole Roger De Menech, la consigliera delegata Serenella Bogana, il presidente della Camera di Commercio Belluno-Treviso, Mario Pozza e il direttore di Ascom-Confcommercio Belluno, Luca Da Poz.
I FINANZIAMENTI
Delle 79 domande ne sono state finanziate 65, 4 non sono stateri tenute ammissibili e 10 non sono potute esser finanziate, perché il soggetto aveva già attinto al primo bando. Anche la seconda edizione era finanziata dalla Provincia e dal Fondo dei comuni di confine. Il contributo effettivo è del 40%, mentre il 60% va a carico del richiedente. Il presidente della provincia, Padrin ha parlato di una «misura a sostegno del piccolo commercio di prossimità. Un progetto condiviso con la Camera di commercio per poter sviluppare un percorso insieme ad Ascom». «Siamo riusciti - ha detto ieri in un incontro con la stampa - a finanziare quasi la totalità delle domande ed è un'azione di estrema rilevanza in questo momento così difficile. Esprimiamo la nostra vicinanza anche a queste realtà e chiediamo loro di cercar di tenere duro».
LA COLLABORAZIONE
Il presidente dell'ente Camerale, Mario Pozza ha aggiunto: «Quando le istituzioni collaborano insieme hanno la loro efficacia. Il bando è andato bene, molto bene direi. Si tratta di un progetto nato prima del Covid, che interviene per quelle piccole realtà che vivono in un territorio schiacciato da Friuli e Trentino». Pozza ha anche fatto una piccola chiosa, rivolta a chi sta protestando in questi giorni: «Va bene far sentire la propria voce, ma bisogna rispettare la legge». La consigliera Serenella Bogana ha sottolineato come il bando era partito per sostenere i comuni confinanti e contigui, ma poi si è allargato all'intero territorio provinciale. Il direttore di Ascom, Luca Da Poz: «Il bando non è nato con il Covid, ma si è mischiato con esso e con una crisi imprevista e imprevedibile. In dieci anni la provincia ha perso più di 500 aziende». L'onorevole Roger De Menech: «La Provincia di Belluno è uno dei rari enti che riescono in questo periodo a costruire politiche territoriali, anche grazie al Fondo Comuni confinanti. Questo bando è uno degli esempi virtuosi: siamo partiti da un fondo territoriale e con l'intelligenza della politica lo abbiamo trasformato in un fondo provinciale».
Federica Fant
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino