Imprese, stretta delle banche Soccorso Confidi con 15 milioni

Imprese, stretta delle banche Soccorso Confidi con 15 milioni
IMPRESE E CREDITOPORDENONE Il neo-costituito Confidi Friuli mette a punto la prima importante operazione e decide di attuarla sul territorio del Friuli occidentale. Quindici...

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IMPRESE E CREDITO
PORDENONE Il neo-costituito Confidi Friuli mette a punto la prima importante operazione e decide di attuarla sul territorio del Friuli occidentale. Quindici milioni di euro per le imprese del territorio della Destra Tagliamento con commissioni azzerate e garanzie fino al 60 per cento. Un'operazione che nasce anche da una nuova difficoltà - segnalata in particolare dal mondo delle piccole imprese e dell'artigianato - sul fronte del credito. Come qualche anni fa, nel pieno della grande crisi saremmo di nuovo di fronte a una sorta di credit crunch, cioé a una stretta del credito da parte degli istituti.

L'INTERVENTO
L'operazione è appena stata deliberata dal Cda del consorzio Confidi Friuli. «Una novità per rilanciare un sistema imprenditoriale, quello delle piccole e medie imprese del pordenonese, ancora in sofferenza per la stretta del credito. Il cda di Confidi Friuli - sottolinea il presidente del Consorzio Cristian Vida, vicepresidente è il pordenonese Pilade Augusto Menini che già guidava il Confidi Pordenone prima dell'unificazione di febbraio - ha approvato un intervento massiccio, pari a 15 milioni di euro complessivi di garanzie, tali da attivare investimenti per una cifra almeno doppia, al fine di favorire l'economia della provincia di Pordenone, in ogni settore». Nell'operazione, Confidi Friuli attiverà inoltre da un lato l'azzeramento dei costi di commissione, dall'altro farà salire la percentuale di garanzia fino al 60%, con variazioni legate al merito creditizio di ogni azienda e alla presenza di controgaranzie.
SUL TERRITORIO

Dopo un impegno nelle ultime settimane sulla fusione dello scorso febbraio tra Confidi Friuli e Confidi Pordenone, per un totale di oltre 160 milioni di attività finanziarie e 9mila soci, con conseguente prossimo inserimento dell'Albo dei Confidi vigilati da Banca d'Italia, il cda, spiega il presidente Vida, «abbiamo deciso di partire con questa iniziativa proprio dall'area territoriale nella quale siamo entrati, nella consapevolezza del valore delle sue imprese e dell'urgenza di agevolarle nell'accesso al credito. L'azzeramento delle spese di commissione e l'incremento della percentuale di garanzia sono elementi che puntano a frenare il trend negativo per società che hanno richiesto credito bancario e non se lo sono visto riconoscere».
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Il Gazzettino