(A.Gar.) Sempre più difficile con le normative e i pregiudizi ancora esistenti il ruolo delle imprenditrici in Veneto. E la provincia di Rovigo non fa assolutamente eccezione,...
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«L'imprenditoria femminile sta dando un notevole contributo qualitativo al sistema regionale e anche delle opportunità in termini di progetti imprenditoriali e di idee che potrebbero ancora mettere in campo - dichiara la presidente dell'ente Simonetta Pregnolato - Perché questo avvenga è necessario creare condizioni che agevolino la nascita e lo sviluppo delle imprese femminili, mettendo in campo risorse e strumenti di agevolazione in grado di supportare questa importante risorsa e per questo sollecitiamo l'intervento anche dei nostri rappresentanti polesani». Situazione non confortante quella relativa all'accesso al credito, con molte donne sfiduciate per i rifiuti preventivi e quindi poco propense a richiedere finanziamenti, spesso frenati comunque in fase di concessione dalle minori garanzie. Sospesa da ottobre 2016 anche la legge regionale del fondo di rotazione per l'imprenditoria femminile a causa della mancanza di risorse.
«Una sospensione che crea notevoli difficoltà alle imprenditrici venete - sottolinea la Pregnolato - Chiediamo alla Regione un impegno per riattivare al più presto uno strumento di incentivazione molto apprezzato e utilizzato». Le ultime statistiche vedono l'Italia come guida per numero di imprenditrici in Europa, quasi un milione e mezzo, circa un terzo del comparto con un livello di istruzione alto e un'impresa su quattro guidata da donne under 35, con oltre 300mila occupati. Sopra la media regionale del 18,7% la provincia di Rovigo, dove le donne imprenditrici iscritte al registro delle imprese si attestano sul 22%: il dato più alto in tutto il Veneto.
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Il Gazzettino