I civici scelgono un luogo simbolo di Treviso per presentarsi ufficialmente: la loggia dei Trecento. Da qui parte la loro corsa per le provinciali di secondo livello. E...
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Franco Bonesso, altro esponente di spicco dello schieramento, entra invece più nello specifico: «Bisogna riportare il dibattito sui grandi temi di competenza della nuova Provincia, in primis la viabilità, l'edilizia scolastica e l'ambiente. E, anche se non c'era l'obbligo, la lista "Civiche per la Provincia" ha stilato un ampio programma che prevede per il nuovo ente un fondamentale ruolo di coordinamento tra i comuni». Carlo Casagrande, coordinatore regionale di Rete Civica Veneta, sottolinea l'importanza della presenza di tanti amministratori tra i candidati: «È una lista basata sul rinnovamento della classe dirigente. Rappresenta gli amministratori senza tessera che oggi hanno bisogno della provincia per meglio amministrare il loro comune». E anche il Partito Socialista fa sentire la sua voce: scontento di come il Pd ha gestito la fase delle candidature, ha dato indicazione ai suoi consiglieri di votare Manildo ma non candidati consiglieri del Pd. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino