Impianti di risalita: burocrazia più snella

Impianti di risalita: burocrazia più snella
LA PROVINCIABELLUNO Lo sci non ha solo bisogno di sciolina. Servono gli impianti di risalita. Con i Mondiali alle porte, nel 2021, e le Olimpiadi all'orizzonte, nel 2026, fare il...

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LA PROVINCIA
BELLUNO Lo sci non ha solo bisogno di sciolina. Servono gli impianti di risalita. Con i Mondiali alle porte, nel 2021, e le Olimpiadi all'orizzonte, nel 2026, fare il punto diventa una necessità. A pensarci è la Provincia che punta alla semplificazione per gli impianti a fune, proponendo un tavolo tecnico. È deciso il consigliere provinciale delegato a difesa del suolo e al Servizio impianti a fune e linee elettriche, Massimo Bortoluzzi: «Vogliamo arrivare alla predisposizione di nuove linee guida condivise. Dobbiamo snellire le procedure burocratiche per i lavori sugli impianti a fune. È una delle priorità della Provincia di Belluno, alla vigilia degli appuntamenti sportivi mondiali». Ecco perché da Palazzo Piloni arriva una proposta: costituire un tavolo con tutti gli enti preposti, dalla Regione all'Ufficio speciale trasporti a impianti fissi. Di fatto, la Provincia propone la creazione di un tavolo tecnico con Ustif, Regione e Soprintendenza, a cui possano sedere anche i rappresentanti di Anef (l'associazione degli esercenti funiviari). «La strada sarà percorribile se si mettono insieme le esigenze della Soprintendenza e di Ustif con le necessità degli impiantisti - afferma Bortoluzzi - la semplificazione può andare incontro anche alle esigue risorse di personale presenti nell'ufficio provinciale». La proposta della Provincia va anche oltre. E guarda alle linee elettriche. «L'intenzione è di invitare al tavolo anche Enel, per risolvere alcune problematiche relative ai cavi aerei degli elettrodotti di media e bassa tensione - conclude Bortoluzzi - c'è la questione della sicurezza connessa agli ostacoli al volo». Massimo Bortoluzzi evidenzia un'ulteriore questione, collegata al servizio elettrico: «Dopo le grandi nevicate del 2013-2014 e dopo Vaia qualcosa è stato fatto per prevenire i black-out. Ora contiamo di proseguire su quella strada». (D.D.D.)

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Il Gazzettino