Immondizia e guano lo stadio è inagibile

Immondizia e guano lo stadio è inagibile
TREVISO - Guano ovunque, carcasse di piccioni, enormi sacchi neri...

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TREVISO - Guano ovunque, carcasse di piccioni, enormi sacchi neri pieni di rifiuti accatastati uno sull'altro: non certo una bella immagine per chi entra al Tenni. Senza contare la sensazione di degrado che non fa onore alla società e alla città. Ma questo è quello che ieri pomeriggio si sono trovati davanti i tifosi del Treviso accorsi per la partita. E per colpa di questa situazione igienica disastrosa, una parte della stadio è stata dichiarata inagibile e delimitata con un nastro. A dare qualche spiegazione un cartello dal tono dichiaratamente polemico: «Settore non agibile. Ci scusiamo con il pubblico/tifosi, ma questo disagio non è dovuto alla società Acd Treviso. Per risolvere il problema dei piccioni bisogna intervenire a monte con interventi che oggi, non avendo lo stadio in gestione, sono improponibili». E come firma il timbro della società. Ad essere chiuso, paradossalmente, è stato il settore nobile dello stadio, quello che dà accesso alle tribune centrali, un tempo ambitissime e oggi coperte di guano. Si tratta di un fetta di Tenni molto ampia, che comprende anche quella che una volta era la sede del Treviso e che ora è invece in stato di abbandono. La chiusura, decisa dall'attuale società, sembra comunque una mossa inserita nel braccio di ferro che va avanti da tempo con Ca' Sugana: l'assessore allo Sport Ofelio Michielan non ha intenzione di dare in gestione lo stadio alla società di Tiziano Nardin, glielo concede solo per le partite e in affitto a ore. Una posizione che crea attriti a non finire. Ma che presto potrebbe sbloccarsi. Sta infatti procedendo la trattativa con la cordata d'imprenditori ferraresi ormai a un passo dall'acquisto della Acd Treviso. I ferraresi però mettono come condizione per sbarcare nella Marca, con progetti e capitali, l'avere a completa disposizione il Tenni. Michielan, convinto dalle loro intenzioni, è d'accordo ma vuole che nel progetto vengano comprese anche le società cittadine più piccole, destinate a diventare il settore giovanile della nuova squadra. E su questo la discussione è in corso. In settimana potrebbero esserci sviluppi. Nel frattempo al Tenni rimangono i piccioni morti.

Paolo Calia
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Il Gazzettino