Imam alle scuole medie la polemica continua

Imam alle scuole medie la polemica continua
AGORDO - (M.M.) Imam a scuola? «Accanto all'imam ci sia anche il parroco». Lo chiedono alcuni genitori, dopo le polemiche che l'annuncio dell'incontro con l'esponente della...

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AGORDO - (M.M.) Imam a scuola? «Accanto all'imam ci sia anche il parroco». Lo chiedono alcuni genitori, dopo le polemiche che l'annuncio dell'incontro con l'esponente della religione islamica ha suscitato a Agordo.

Tutto è partito dall'avviso dettato agli studenti: «Martedì 8 marzo dalle 9 alle 10 incontro con l'imam Kamel in ambito del progetto educazione alla mondialità pace e solidarietà». Gli alunni della prima classe delle scuole medie di Agordo «Antonio Pertile» lo hanno scritto diligentemente sul libretto personale che poi è stato consegnato in visione ai genitori. Alcuni di questi non hanno gradito il metodo e hanno risposto che non manderanno il loro figlio a questa «lezione».

E i commenti tra genitori sembrano destinati a non finire. «La mia decisione di scrivere all'insegnante che non manderò mio figlio a quella lezione - dice mamma Eva Olivier - non è dettata da preclusioni di stampo razzista. Chiedo solo che accanto all'imam, che dovrebbe arrivare ad Agordo, ci sia anche un parroco affinché mio figlio abbia un quadro completo». Anche perché Eva può fare leva su un esempio di pochi mesi fa. «Infatti - dice - mio figlio ha frequentato scuola primaria e catechismo a La Valle. In classe c'era anche una bimba di altra religione, ebbene alla lezione si è parlato delle religioni ma alla presenza di un parroco e questo mi sta bene». Marco Fassa già studente dell'Istituto Follador e all'Università di Ferrara invita ad un'ampia riflessione: «Non credo che una lezione organizzata dalla scuola abbia lo scopo di far propaganda a favore dell'islam. Semmai può aiutare a comprendere la netta differenza che c'è tra fede ed integralismo ed insegnare a dei ragazzi a pensare con la propria testa senza cedere nella paura e nel sospetto dovuti al terrore mediatico a cui sono sottoposti ogni giorno. Conoscere qualcosa di nuovo è sempre utile, ancor di più se affiancati da degli insegnanti (probabilmente cattolici) che hanno appunto la funzione di aiutare i bambini a conoscere il mondo». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino