Ilnor, Pasqua in fabbrica per operai e famigliari

Ilnor, Pasqua in fabbrica per operai e famigliari
Mangeranno la colomba in mezzo ai macchinari, poi brinderanno al loro incerto futuro. Riceveranno anche la visita del parroco, che porterà in fabbrica una donazione del vescovo e...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Mangeranno la colomba in mezzo ai macchinari, poi brinderanno al loro incerto futuro. Riceveranno anche la visita del parroco, che porterà in fabbrica una donazione del vescovo e altre offerte raccolte in chiesa. I lavoratori della Ilnor di Gardigiano non sospendono la protesta nemmeno per il giorno di Pasqua: l'assemblea permanente prosegue senza sosta e domenica i 91 dipendenti faranno fronte compatto contro la proprietà. Ilnor è uno dei maggiori produttori europei di semilavorati in rame e leghe di rame, ma nell'insediamento di via Moglianese la tensione si taglia a fette: i lavoratori sono insorti quando i vertici del gruppo bresciano Eredi Gnutti Metalli hanno comunicato la volontà di chiudere lo stabilimento veneto trasferendo la produzione in Lombardia.

«Viviamo quasi tutti nel Miranese e l'età media è di 50 anni sbottano i dipendenti - Come possiamo trasferirci ora a Brescia?». L'unico spiraglio per scongiurare il trasferimento è trovare un acquirente disposto a comprare la Ilnor mantenendo l'attività a Gardigiano. Il Ministero dello Sviluppo economico si è preso carico di questa situazione e tenterà di trovare una strada: un nuovo incontro è previsto a Roma dopo Pasqua. Intanto la produzione è ferma e gli addetti continuano a presidiare lo stabilimento. Dal 27 marzo si sono suddivisi in tre turni (6-14, 14-22 e 22-6) e non lasciano la sede nemmeno di notte. Al termine dell'assemblea di ieri mattina hanno deciso di dare appuntamento ai familiari, ma anche a tutti gli altri cittadini di Scorzé, per domenica alle 10. Riceveranno anche la visita di don Lino Bertollo, parroco di Gardigiano e Peseggia, che consegnerà le offerte raccolte in parrocchia e un assegno da parte del vescovo di Treviso, monsignor Gianfranco Agostino Gardin.

«Continueremo a presidiare lo stabilimento fino a quando ci sarà un risvolto positivo annuncia Cristian Modesto della Rsu Fiom - Sappiamo che si stanno costruendo le basi per trovare un acquirente: questa al momento sembra essere l'unica strada perseguibile». D'accordo Bruno Pigozzo, consigliere regionale del Pd: «Ministero e Regione saranno parte attiva. La proprietà non ha rispettato gli accordi, il cambio di gestione può essere la soluzione».
© riproduzione riservata
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino