IL VOTO a Fontanafredda

IL VOTO a Fontanafredda
Michele Pegolo, sposato, con due figli, e la sua coalizione, vincono con largo margine le elezioni a Fontanafredda diventanto il nuovo sindaco al posto del Commissario regionale,...

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Michele Pegolo, sposato, con due figli, e la sua coalizione, vincono con largo margine le elezioni a Fontanafredda diventanto il nuovo sindaco al posto del Commissario regionale, Loris Toneguzzi che ieri ha lasciato la sede municipale di Vigonovo. La percentuale, quasi il 45 per cento, stacca tutti, e i 2 mila 574 voti diventano il 27,5% sul totale degli aventi diritto, al netto dei residenti esteri. Ieri il ritrovo per la coalizione era da Bruno e Marisa, tavola calda delle Forcate, frequentata da camionisti e operai che guardavano un po' di traverso tutte quelle auto presenti ad occupare i parcheggi. Qui assieme ai candidati delle liste che lo hanno sostenuto (Fontanafredda Comunità Attiva, Forza Italia e Fratelli d'Italia, Lega Nord e il Ponte) Pegolo ha riassunto la vittoria. Sono molto contento e orgoglioso di quello che è stato ottenuto con questa squadra. Penso che tra i fattori fondamentali di questa vittoria vi sia l'esperienza che possiamo mettere a disposizione e un programma elettorale semplice, non un libro delle fiabe. Come ho ripetuto più volte, le quattro liste, partiti e due liste civiche vere, sono diverse, ma ciascuna porta specialità differenti che si incastrano a perfezione. Hanno ottenuto risultati abbastanza vicini tra loro, e ciò è positivo. C'é stata la rinascita della Lega che portando molti personaggi nazionali, ha dimostrato la sua vicinanza a Fontanafredda. Il risultato va forse al di là delle aspettative di partenza, ma sono contento: il 50 per cento della gente ha dato la propria preferenza a uno dei sei candidati. Questo ci permette di amministrare anche con una certa tranquillità, per la rappresentatività che comunque questa coalizione esprime. La squadra? Non ho mai fatto promesse ad alcuno. Aspettiamo di vedere le preferenze perché preferirei trovare le specialità tra gli eletti. La squadra deve essere unita, pronta a governare subito, ci sono troppe cose che sono urgenti. Gli altri? Il Pd ha fatto bene, grazie soprattutto ad Attilio Bazzo. Dispiace invece per i giovani. Hanno seguito e condiviso molte delle idee di Della Schiava, ma poi non hanno concretizzato il loro appoggio. Il distacco dalla politica è forte, ma solo partecipando si può cambiare.

Il grande sconfitto di questa tornata elettorale è Claudio Peruch, sindaco sino a dicembre 2016, decaduto assieme all'intero consiglio, con un risultato fortemente penalizzante.Non abbiamo ancora fatto una vera analisi. Il risultato ci riporta all'esordio di Idee in comune, al 2004, quindi vuol dire che abbiamo commesso un errore di fondo, non siamo riusciti a far passare il nostro messaggio, e questo dopo 13 anni di presenza in amministrazione e all'opposizione. Deve far riflettere. Perdere ci sta, così un po' meno visto tutto quello che è stato fatto e l'impegno profuso. Forse in campagna elettorale siamo stati più istituzione, meno forza politica, meno aggressivi rispetto al passato, più dediti a difenderci che ad attaccare.
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Il Gazzettino