Il volto di una giovane donna affascina chi va per il sottopasso

Il volto di una giovane donna affascina chi va per il sottopasso
ARTE DA STRADAROVIGO Un volto che affascina. Una giovane donna che guarda a lato con aria sognante, compare all'improvviso alla vista a chi si trovi a passare, a piedi o in...

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ARTE DA STRADA
ROVIGO Un volto che affascina. Una giovane donna che guarda a lato con aria sognante, compare all'improvviso alla vista a chi si trovi a passare, a piedi o in bicicletta, dal sottopassaggio ciclopedonale che sbuca al multipiano. Si tratta di un murale di ottima fattura, realizzato sui toni del grigio da una o due persone, purtroppo dalle sigle stilizzate a fianco del disegno non si capisce bene, nemmeno si riesce a risalire al nome, che rende indubbiamente più bello un cunicolo che fra infiltrazioni d'acqua e scritte ben meno edificanti, di piacevole, a parte la sua importante funzione, in realtà finora non aveva ben molto.

Il bel volto è comparso improvvisamente una mattina. Come se chi l'ha realizzato avesse lavorato nottetempo e volesse in qualche modo rimanere dietro le quinte. Anche se non rientra direttamente nei progetti di street art che sono stati avviati negli ultimi anni, o almeno come tale non è stato annunciato e pubblicizzato, questa libera espressione artistica ha tutte le carte in regola per porsi al loro fianco.
MOVIMENTO CHE CRESCE
Prima ancora dell'onda creativa sostenuta dallo scorso anno da Wallabe, con i grandi murales che hanno cambiato il volto della Commenda e ora stanno facendo altrettanto con il multipiano, a sollecitare l'iniziale scalata artistica dei muri polesani è stata Deltarte, che ha promosso realizzazioni di altissima qualità già dal 2014, fra le quali, a Rovigo, nel 2015, il murale di Peeta, sull'ex stazione delle corriere di piazzale Di Vittorio, sempre lì, a un passo dal multipiano, andato poi distrutto insieme all'edificio, nonostante una petizione per il suo salvataggio. Alla fine, però, la deperibilità insieme all'estemporaneità sembrano rientrare proprio nella natura stessa della street art.
La stessa opera d'arte, perché di questo si tratta, che è stata realizzata nel sottopasso del multipiano, è esposta sia a eventuali danneggiamenti semi-vandalici che potrebbero avvenire essendo stata realizzata in un luogo che nel tempo è diventata una sorta di lavagna, sia a quelli che possano avvenire per effetto degli eventi atmosferici, sia anche a cancellazioni che possono essere provocate da interventi manutentivi. Anche per questo, il consiglio è di passare a rimirare questo piccolo gioiellino prima che sia troppo tardi. Perché merita davvero.

Francesco Campi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino