Il vincitore del Premio Campiello Opera Prima 2015, Enrico Ianniello, questa sera

Il vincitore del Premio Campiello Opera Prima 2015, Enrico Ianniello, questa sera
Il vincitore del Premio Campiello Opera Prima 2015, Enrico Ianniello, questa sera presenterà “La vita prodigiosa di Isidoro Sifflotin” alle 21 a Villa dei Vescovi,...

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Il vincitore del Premio Campiello Opera Prima 2015, Enrico Ianniello, questa sera presenterà “La vita prodigiosa di Isidoro Sifflotin” alle 21 a Villa dei Vescovi, bene del FAI - Fondo Ambiente Italiano, a Luvigliano di Torreglia. L'incontro, moderato dalla giornalista e scrittrice Annarita Briganti, offrirà l'occasione di conoscere il romanzo d'esordio di Ianniello, figura di ampio respiro culturale. L'autore, infatti, è un affermato attore, regista e traduttore. Ha lavorato a lungo nella compagnia di Toni Servillo e al cinema con Nanni Moretti, mentre in televisione interpreta il commissario Nappi nella serie Un passo dal cielo.

Da alcuni anni il Premio Campiello organizza un ciclo di incontri aperti al pubblico per presentare l'autore vincitore della sezione Opera Prima. Il Premio Campiello Opera Prima è un riconoscimento istituito nel 2004, che viene assegnato ad un autore al suo esordio letterario, non prevede limiti di età e viene attribuito e annunciato dalla Giuria dei Letterati nel corso della Cerimonia di Selezione. La Giuria dei letterati ha assegnato il premio all'opera di Enrico Ianniello con la seguente motivazione:
«È tra fine anni 70 e inizio anni 80 a Mattinella, Irpinia, che scorre l'infanzia felice di Isidoro Raggiola, soprannominato Sifflotin per il dono di un fischio prodigioso in grado di supplire all'incubo della perdita della parola in seguito al terremoto e alla perdita dei familiari. Una famiglia magica, in cui si respira un sapore di “Pane amore e fantasia”, con genitori eternamente e fanciullescamente innamorati. Una vita che Isidoro narra retrospettivamente, miscelando lingua, dialetto, espressioni popolari, suoni onomatopeici. Ne scaturisce un andamento insieme fiabesco e realistico, calibrato su personaggi strani e stralunati e situazioni ora grottesche, ora comiche, ora poetiche e surreali. Un racconto calato in una gioia del raccontare e in una scrittura che si fa insieme lieve e densa, perché commossa». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino