Il vescovo "scomunica" i 5 Stelle

Il vescovo "scomunica" i 5 Stelle
CHIOGGIA - Nuovo intervento "pubblico" del vescovo di Chioggia Adriano Tessarollo. Dopo le critiche al giudice in relazione alla condanna del tabaccaio che uccise un ladro, nel...

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CHIOGGIA - Nuovo intervento "pubblico" del vescovo di Chioggia Adriano Tessarollo. Dopo le critiche al giudice in relazione alla condanna del tabaccaio che uccise un ladro, nel mirino è finita la posizione del Movimento 5 Stelle sul taglio di 500mila euro deciso dalla Regione alla scuola professionale. «La polemica sul taglio nel bilancio alla formazione professionale non sia la scusa per dare il colpo di grazia agli istituti pubblici», hanno detto i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Erika Baldin e Simone Scarabel. «L'assessore Donazzan - scrivono i due consiglieri - si preoccupa più della formazione privata che di quella pubblica e questa vicenda non deve trasformarsi nell'occasione per togliere fondi alla seconda in favore della prima. Con questo non vogliamo criminalizzare gli istituti privati, ma questi non possono avere l'esclusiva della formazione professionale», chiudono Baldin e Scarabel.

Dichiarazioni che non sono piaciute al vescovo di Chioggia, Adriano Tessarollo, che sul sito internet della Diocesi ha controbattuto: «Ma sanno che per ogni utente di un nido privato o paritario lo Stato risparmia oltre 5mila euro, rispetto al corrispondente servizio offerto da una struttura pubblica? E sanno che oggi sono stati 24.484 i bambini veneti da zero a 3 anni accolti nei 793 nidi, micronidi e nidi aziendali?». Il vescovo, delegato della Conferenza episcopale triveneta per la scuola, aggiunge: «Benevolmente penso che parlino per disinformazione e per pensiero ideologico stravecchio, proprio di laici integralisti, che ancora non conoscono le leggi in vigore da 15 anni: c'è la scuola pubblica gestita dallo Stato e c'è la scuola pubblica paritaria gestita da associazioni varie di cittadini (genitori, istituti, fondazioni, parrocchie e altro). La società non coincide con lo Stato!».
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Il Gazzettino