Il Verona macina il Lecce: l'Europa non è un miraggio

Il Verona macina il Lecce: l'Europa non è un miraggio
LE ALTRE DI AIl Verona è inarrestabile e macina il volenteroso Lecce. Il 3-0 conferma che gli scaligeri sono la sorpresa del campionato dal basso e infatti la zona Europa League...

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Il Verona è inarrestabile e macina il volenteroso Lecce. Il 3-0 conferma che gli scaligeri sono la sorpresa del campionato dal basso e infatti la zona Europa League è molto più vicina che non quella salvezza. «Ma noi dobbiamo pensare solo a fare i 40 punti per restare in A, quella è il nostro traguardo», frena Juric, artefice del piccolo miracolo.

Il Lecce parte bene ma quando va sotto non è più in grado di alzare la testa. Il Verona invece entra subito in partita, chiude il primo tempo avanti di due reti e completa la festa nel finale con il 3-0 su rigore del sempreverde Pazzini. I tre punti permettono al Verona di mettere la freccia e superare in classifica Bologna e Torino.
Il match gira subito a favore dei veneti. Al 19' sull'angolo di Veloso, Dawidowicz sovrasta tutti e manda in visibilio il Bentegodi. Il Verona alza i ritmi, il Lecce subisce. Il raddoppio giunge al termine di una bella azione e dopo la mezz'ora Pessina porta l'Hellas al doppio vantaggio. Liverani è sfortunato perché costretto a cambiare per infortunio prima Gabriel poi Lucioni. Ma il Lecce è monocorde e quando Dell'Orco viene espulso per doppia ammonizione il match si chiude virtualmente. Manca la ciliegina sulla torta in casa Verona, dolce finale che arriva quasi allo scadere. Vigorito stende Pessina, dal dischetto Pazzini manda in estasi il Bentegodi. In casa Lecce piove invece sul bagnato. Nel recupero grave infortunio all'ex Tachtsidis che lascia il campo in barella e in lacrime.
Pareggio senza reti invece a Marassi tra Sampdoria e Sassuolo. Una occasione persa per i blucerchiati che non hanno sfruttato la superiorità numerica per l'espulsione di Peluso al 25' per fallo da ultimo uomo su Gabbiadini. Il risultato vale invece una vittoria per gli emiliani. Agli uomini di Ranieri non è bastato giocare oltre un'ora in superiorità numerica per riuscire a superare la squadra di De Zerbi che nella ripresa ha anche colpito un palo.
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Il Gazzettino