Potenza del rock, colpa dei decibel o forse di correnti d'aria malandrine: per colpa di uno di questi motivi oppure per un mix che li comprende tutti, venerdì notte più di un...
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Ma la parola "deroga" fa andare su tutte le furie Paolo Camolei, assessore alle Attività produttive, e autore del nuovo "Regolamento Rumore" che sulla carta avrebbe dovuto mettere una pietra sopra a tutte le discussione legate all'eccessivo uso di decibel. «Non c'è nessuna deroga per il semplice fatto che il nuovo regolamento non ne prevede più -spiega- In passato se ne facevano ritagliate su misura per ogni singolo evento. Ora non più. Tutte le manifestazioni che presentano certe caratteristiche godono delle medesime regole». E per l'Home le direttive sono chiare: fino a mezzanotte il limite massimo dei decibel prodotti dai concerti è stato fissato a 75. Da mezzanotte alle tre fine della musica all'aperto, ma si può continuare a suonare sotto i tendoni tarandosi però sulle soglie massime previste per ogni singolo settore della città, in questo caso 55 decibel.
«Gli organizzatori ci hanno garantito il rispetto dei limiti -dice Camolei- e non abbiamo alcun motivo per non crederci. Poi i controlli spettano agli organismi preposti come l'Arpav. È vero che la musica si è sentita anche in punti della città molto distanti dall'Home. Sinceramente questo può avere varie spiegazioni: dal posizionamento di microfoni e ripetitori, al vento. E comunque una cosa possiamo dirla: ci sono regole e limiti che tutti devono rispettare e su questo non si discute. Poi, per due sere l'anno, si può avere un po' di pazienza anche se ci rendiamo perfettamente conto dei disagi e faremo di tutto per limitarli. Ma l'Home rimane una manifestazione in cui crediamo molto anche sotto il profilo dello sviluppo turistico».(((caliap))) Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino