Il Vecchio continente visto ai raggi X dai diplomatici di 14 Paesi orientali

Il Vecchio continente visto ai raggi X dai diplomatici di 14 Paesi orientali
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IL FORUM
UDINE L'Europa al bivio tra frammentazione e nuovi modelli di unione: è questo il quadro di riferimento in cui si muove il XV Forum dell'Euroregione Aquileiese organizzato dall'associazione Mitteleuropa, presieduta da Paolo Petiziol, diplomatico di lungo corso e console della Repubblica Ceca.

L'EVENTO
L'incontro, che nei 30 anni dalla caduta della cortina di ferro è stato intitolato 1989-2019 Il risveglio della Mitteleuropa, è in programma per oggi e porterà a Udine diplomatici e rappresentanti dei governi di 14 Paesi dell'Europa centro-orientale.
Tra i relatori, l'ambasciatore Itzko Mirosic, inviato speciale del ministro degli Affari esteri della Slovenia, Ferenc Kalmar responsabile delle relazioni con i Paesi contermini del ministero Affari esteri Ungherese, l'ambasciatore Josef Miklosko, memoria storica del cambiamento in Europa, già viceministro della Cecoslovacchia, ambasciatore della Repubblica Slovacca a Roma e poi membro del Parlamento slovacco.
IL COMMENTO
«È verosimile che il nuovo Parlamento europeo ha spiegato Petiziol alla presentazione che si è tenuta nella sede della Fondazione Friuli -, quantomeno per i forti condizionamenti interni o diversi equilibri politici, darà vita ad un new deal del processo di coesione europea. L'augurio è ha aggiunto-, che questa ventata di novità sia in grado di riportare l'Europa ai suoi valori fondanti che non sono solo monetari e finanziari.
D'altronde non occorre essere inglesi per capire che l'attuale modello d'Europa in realtà non piace più a nessuno. Nonostante il diffuso euroscetticismo ha continuato il diplomatico -, si nota anche qualche timida volontà di ripresa del dialogo interrotto dai drammi del secolo scorso. Fra questi, un concreto esempio sembra delinearsi con la stringente collaborazione fra i Paesi dell'accordo di Visegrad, ossia Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria e Polonia, che pare evolversi gradualmente in un hub a cui guardano con sempre maggior attenzione anche altri Paesi del centro-Europa, in primis Austria e Slovenia.

È il risveglio della Mitteleuropa? È prematuro affermarlo, ma se questo processo riunificatore dovesse procedere, probabilmente sì. D'altronde le basi culturali, economiche e storico-politiche ci sono tutti».
Al.Pi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino