Il tribunale si sposta: uffici all'Appiani

Il tribunale si sposta: uffici all'Appiani
L'ACCORDOTREVISO Il ministero della Giustizia ha firmato ieri l'accordo per l'affitto di 1200 metri quadrati nel complesso Appiani che permetteranno il trasferimento dall'attuale...

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L'ACCORDO
TREVISO Il ministero della Giustizia ha firmato ieri l'accordo per l'affitto di 1200 metri quadrati nel complesso Appiani che permetteranno il trasferimento dall'attuale sede del tribunale, degli uffici dei giudici di pace e degli ufficiali giudiziari. All'incirca una cinquantina di scrivanie e altrettanto personale tra togati, assistenti e amministrativi, che libereranno nuovi spazi nella sede del palazzo di giustizia trevigiano, destinati in particolare alle cancellerie e che soprattutto consentiranno ad almeno dieci giudici civili di non dover più dividere la stessa stanza. Una riorganizzazione funzionale anche al non lontano processo per Veneto Banca.

LA TRASFORMAZIONE
Per il presidente del Tribunale Aurelio Gatto si tratta dell'ultimo tassello di un processo di razionalizzazione avviato proprio con il suo arrivo nel 2013 e iniziato con l'unificazione delle sezioni distaccate nel 2013, proseguito poi con lo spostamento dei giudici di pace e l''ottenimento dell'agibilità nel gennaio del 2016 della parte del Tribunale risistemata tra le fine degli anni 80 e l'inizio degli anni 90. Il trasloco sarà completato, ha spiegato ieri Gatto, entro la fine di settembre. Per arrivare a dicembre con la sistemazione dei nuovi spazi lasciati liberi al secondo piano del palazzo, dove troveranno collocazioni i giudici del lavoro, e al piano terra in cui si ricaveranno stanze per la Procura e la cancelleria penale.
LA TRATTATIVA

«Quella con Roma non è stata una interlocuzione facile - ha spiegato il presidente del Tribunale - le attività del ministero richiedono sempre un certo tempo ma quello che conta è essere arrivati al risultato. Abbiamo vissuto un periodo complicato perché l'arrivo dei rinforzi chiesti per puntellare la pianta organica ci ha costretto a soluzioni logistiche improvvisate a cui adesso siamo finalmente in grado di dare risposta». Quello degli spazi è l'ultimo pezzo che permette di completare il puzzle della messa in efficienza delle attività del Tribunale, soprattutto sul fronte dell'attività giudiziaria. Che segna il raggiungimento di traguardi che secondo il presidente sono particolarmente significativi. «La percentuale di arretrati - spiega Gatto - cioè dei procedimenti civili avviati prima del gennaio del 2015 è scesa drasticamente al 12% del totale, di cui oltre la metà sono relativi alla prima sezione civile, che negli ultimi anni ha però sofferto la mancanza endemica di quattro giudici».
Denis Barea
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Il Gazzettino