Il Treno Verde a Padova: «Il futuro va in questa direzione»

Il Treno Verde a Padova: «Il futuro va in questa direzione»
MOBILITÁDopo dieci anni di assenza è tornato il Treno verde, in sosta alla stazione di Padova fino a domenica. Il viaggio lungo la Penisola promosso da Legambiente e Ferrovie...

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MOBILITÁ
Dopo dieci anni di assenza è tornato il Treno verde, in sosta alla stazione di Padova fino a domenica. Il viaggio lungo la Penisola promosso da Legambiente e Ferrovie dello Stato ha l'obiettivo di raccontare la mobilità sostenibile, puntare sull'intermodalità e sull'elettrico, a partire dai trasporti pubblici. Ieri è stata inaugurata la tappa veneta del Treno verde, alla presenza del vicesindaco Arturo Lorenzoni, dell'assessore all'ambiente Chiara Gallani e dei rappresentanti di Legambiente.

Oggi alle 16 è previsto il flash-mob nelle piazze del centro No allo smog, mentre domani alle 10 è in programma la biciclettata che passa davanti all'ex caserma Prandina. Autorità, cittadini, aziende e start up hanno firmato il manifesto per una mobilità a zero emissioni, contenente dieci impegni per cambiare volto alle aree urbane. Si parte dall'adozione in ogni città di Piani urbani di mobilità sostenibile (Pums).
«Una mobilità a zero emissioni non è fondamentale solo per la qualità della vita, ma anche per ridurre l'inquinamento che soffoca le città della pianura padana afferma Edoardo Zanchini, vice presidente nazionale di Legambiente . L'inquinamento del traffico veicolare, infatti, è ampiamente responsabile sia dell'aria inquinata che del cambiamento del clima. Per questo dobbiamo rivedere le mobilità nelle nostre città, aiutando i cittadini a scegliere tutte le modalità di spostamento a emissioni zero e investire nel ripensare gli spazi, con il fine di togliere le auto e restituire le città alle persone».
Le città del Veneto sono tra le peggiori in Europa per l'inquinamento atmosferico. Lo smog provoca oltre 80 mila morti l'anno. «È necessaria una forte inversione di tendenza nella pianificazione della mobilità delle aree urbane dichiara Piero Decandia, direttore di Legambiente Veneto non c'è più tempo da perdere. Un vero servizio di metropolitana di superficie, il potenziamento dei collegamenti su ferro, nuove linee urbane di tram, collegamenti ferroviari con le zone industriali e una politica per la mobilità sostenibile che disincentivi l'uso delle auto private sono le richieste che più volte abbiamo ribadito».

L'arrivo del Treno verde è stata anche l'occasione per premiare le migliori pratiche sulla mobilità a zero emissioni individuate da Legambiente in Veneto. I riconoscimenti sono stati assegnati a: Next Future Transportation, veicoli elettrici modulari; Cartender, l'azienda che lancia il caricatore smart per auto elettriche; Savno e Sesa, le imprese che gestiscono i rifiuti e che hanno convertito la propria flotta a biometano; Triclò, le consegne con bici cargo a pedalata assistita e l'iniziativa NightBus per la mobilità notturna.
Elisa Fais
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Il Gazzettino