Il treno è guasto: un'odissea per i passeggeri a bordo

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TRASPORTI & POLEMICHE BELLUNO Il treno si guasta e non riesce più ad...

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TRASPORTI & POLEMICHE

BELLUNO Il treno si guasta e non riesce più ad andare avanti: dopo una lunga attesa viene agganciato da un collega e retrocesso per consentire ai passeggeri di salire su un altro convoglio. Serata da incubo, lunedì, per i passeggeri che si trovavano a bordo del treno 5624 che alle 20.42 ha lasciato la stazione di Conegliano diretto a Ponte nelle Alpi. Arrivato in ritardo di pochi minuti alla fermata cenedese di Soffratta e alla stazione centrale vittoriese, il treno diesel è partito alla volta della fermata alpagota di Santa Croce del Lago senza però riuscire ad arrivarci a causa di problemi al motore. Sono seguiti lunghi momenti di incertezza e di apprensione, per il personale viaggiante ma soprattutto per i passeggeri a bordo, vista tra l'altro la presenza di numerose gallerie sul tracciato. Falliti anche gli ultimi tentativi di ovviare al guasto, alle 21.40 circa è partita la richiesta di soccorso, ovvero di inviare un'altra motrice che potesse agganciare il treno rimasto in panne e riportarlo nella stazione più vicina e attrezzata, in questo caso Vittorio Veneto. Qui i passeggeri hanno avuto la (magra) consolazione di trovare ad attenderli un altro treno per l'Alpago e Ponte nelle Alpi, il regionale 5626 (partito da Conegliano un quarto d'ora dopo l'orario previsto) che li ha caricati tutti a bordo. Per i viaggiatori, dunque, il ritardo nell'arrivo a destinazione è stato contenuto in un'ora e mezza. Non ci fosse stata la corsa successiva, che era anche l'ultima della giornata, i passeggeri del treno retrocesso a Vittorio avrebbero rischiato di raggiungere il capolinea con due ore e 10 minuti di ritardo, quasi a ridosso della mezzanotte. Il forte disservizio ha reso ancora più nera la giornata della linea Belluno Conegliano: nel tardo pomeriggio di lunedì, infatti, i pendolari alpagoti, vittoriesi e coneglianesi che lavorano nel capoluogo dolomitico hanno perso per un soffio la coincidenza fra il bus che unisce Belluno a Ponte nelle Alpi, segmento di ferrovia chiuso per i lavori di elettrificazione fino all'8 dicembre, e il treno per Conegliano. Il gruppetto di pendolari ha così dovuto chiedere un passaggio a qualche automobilista oppure attendere la corsa successiva, un'ora dopo. Disagi sulla linea si sono avuti anche ieri martedì: l'unico treno diretto da Ponte nelle Alpi a Venezia è partito con 25 minuti di ritardo. Tra meno di un anno circolerà tra Conegliano e Vittorio il primo treno elettrico della storia. L'auspicio dei pendolari, dopo i tanti disservizi registrati tra settembre e novembre, è che fino a quella data i moderni mezzi diesel in servizio sulla linea svolgano al meglio il loro compito.

Luca Anzanello
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Il Gazzettino