Il superbonus al 110% sarà esteso anche agli alberghi

Il superbonus al 110% sarà esteso anche agli alberghi
RIQUALIFICAZIONIROMA Per ora è solo una promessa «a discuterne» e a valutare. Ma è un'apertura importante. La platea dei beneficiari del superbonus al 110% per le...

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RIQUALIFICAZIONI
ROMA Per ora è solo una promessa «a discuterne» e a valutare. Ma è un'apertura importante. La platea dei beneficiari del superbonus al 110% per le riqualificazione energetica potrebbe allargarsi, includendo anche gli edifici strumentali di impresa, ovvero gli alberghi, i ristoranti, gli agriturismi. «Lavoreremo su questa cosa, e mi impegno a discuterne con il ministero dell'Economia» ha detto ieri, durante il question time al Senato, il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, non negando però che la questione «potrebbe essere complessa».

Attualmente i beneficiari del superbonus sono le persone fisiche proprietarie di immobili con determinate caratteristiche (non devono essere ville e castelli), oppure i condomini, gli Istituti autonomi case popolari (Iacp), le cooperative di abitazione a proprietà indivisa, le Onlus. Le strutture alberghiere e ricettive sono quindi escluse dall'agevolazione. L'apertura del governo dichiarata dal ministro ad esaminare la possibilità di allargare la platea è stata accolta con grande soddisfazione. «Sarebbe una misura di grandissima importanza per risollevare uno dei comparti che più hanno sofferto l'emergenza Covid» ha detto Ubaldo Pagano, capogruppo Pd in Commissione Bilancio a Montecitorio. Esulta anche la Lega, tra i primi partiti a proporre l'inclusione degli alberghi nell'agevolazione.
LA PROROGA
Non è comunque l'unica novità che potrebbe arrivare in tema di superbonus. Forte è il pressing per prorogare la misura oltre il 2022 (i senatori Cinquestelle, ad esempio, propongono «un orizzonte quinquennale» almeno fino al 2025-2026). La proroga è considerata necessaria anche perché il meccanismo di accesso si sta rivelando abbastanza farraginoso e lungo: basta soltanto una piccola difformità edilizia non sanata per far saltare tutto. Il governo comunque sta lavorando anche su questo versante. «Al momento si può accedere all'ecobonus al 110% in caso di difformità edilizie solo mettendosi prima in regola. Occorrerà trovare un equilibrio fra la semplificazione delle procedure per l'accesso al superbonus e la doverosa lotta agli abusi edilizi» ha ammesso Cingolani.
A fine marzo, secondo quanto riferito dal presidente dell'Ance, Gabriele Buia, erano stati realizzati interventi con il superbonus per circa un miliardo di euro. Secondo Buia però «le iniziative sono rallentate dall'incertezza sulla durata dei benefici e da alcune lungaggini burocratiche».

Giusy Franzese
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino