Avrebbe continuato imperterrito la conversazione telefonica senza rendersi conto che i due Beagle di sua proprietà avevano azzannato un bambino di nove anni e il suo cagnolino. E...
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Lo spiacevole episodio risale al novembre dell'anno scorso. Era il tardo pomeriggio. Il ragazzino, figlio di una coppia di sudamericani, stava passeggiando con il suo cane nel parco pubblico di via Rovigo, alla Sacra Famiglia. All'improvviso la bestiola sarebbe stata attaccata dai due Beagle che si trovavano nei pressi. Il piccolo avrebbe ripetutamente urlato con l'obiettivo di attirare l'attenzione del proprietario dei due cani, impegnato in una telefonata al cellulare a pochi metri di distanza. Niente da fare. Quest'ultimo, secondo la testimonianza del minore, raccolta dalla polizia, non si sarebbe reso conto della gravità della situazione e avrebbe continuato a parlare al telefono. Al bambino non è rimasto altro che intervenire in difesa della sua bestiola che rischiava grosso. I due Beagle non hanno però fatto marcia indietro. Il piccolo è stato raggiunto da un morso in faccia, a pochi centimetri dalla bocca. Ed anche il suo cagnolino ha riportato alcune ferite, fortunatamente superficiali. Erano entrambi sanguinanti quando il proprietario, successivamente identificato in Raffaele Zanon, ha richiamato i due Beagle allontanandosi velocemente dal parco. Prima di sparire, avrebbe invitato il bambino a correre velocemente a casa.
I genitori del piccolo hanno sporto denuncia in questura dopo il duplice ferimento. I poliziotti hanno convocato Zanon per l'interrogatorio di rito, in presenza del difensore, ma l'ex consigliere regionale non ha voluto fornire la sua versione sull'accaduto. Si è avvalso della facoltà di non rispondere.
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Il Gazzettino