IL SOPRALLUOGO BELLUNO Ronce 2020: ora la cabina di regia si sposta sul territorio.

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IL SOPRALLUOGO

BELLUNO Ronce 2020: ora la cabina di regia si sposta sul territorio. Incontri nei paesi e in mezzo ai boschi e cadenza più ravvicinata, perché il progetto degli abitanti di Ronce, Piandelmonte e Tassei ora entra nel vivo. Così da Palazzo Rosso il confronto si è spostato ieri in Valmorel. Nella sala Vejo per la precisione e, poi, direttamente nel bosco. Qui sono arrivati l'assessore Biagio Giannone, coordinatore della cabina di regia, l'assessore ai rapporti con le associazioni Marco Bogo, i cittadini riuniti nell'associazione Belluno Alpina, la sindaca di Limana Milena De Zanet oltre a tecnici e operatori economici. Sul piatto grandi sogni, come quello del trenino di collegamento tra Nevegal e Valmorel proposto dai cittadini, ma anche obiettivi più immediati come la pulizia di un tratto di sentiero reso inagibile dalla tempesta Vaia. E' stata affrontata anche la questione della filiera bosco-legno. Il gruppo non si è limitato alle parole, è uscito nel bosco e ha camminato per capire da vicino i danni del maltempo e da dove partire con la pulizia. «Un tratto di strada silvo pastorale, compresa tra Valmorel e Sambuca, è inagibile per le piante cadute - ha spiegato a margine dell'incontro Giannone -. L'intenzione è quella di ripulirla prima dell'estate con l'aiuto di gruppi di volontari. Il sentiero, poi, prosegue fino in Nevegal ma questa seconda parte sarà l'associazione Belluno Alpina a gestirla». Si tratta del percorso dove, un giorno, potrebbe correre il trenino turistico ipotizzato dagli abitanti di Ronce e Piandelmonte per portare i visitatori alla scoperta delle meraviglie dei borghi ai piedi del Nevegal. Ieri è stata fatta una prima valutazione di fattibilità tecnica degli interventi necessari per aprire il tratto mancante del previsto collegamento tra Casera Valpiana e la località Valdart. «All'incontro hanno partecipato volontari, tecnici, operatori economici e amministratori spiegano i promotori -, persone che, come noi di Belluno Alpina, sono determinate a trovare soluzioni per frenare lo spopolamento e, nel caso specifico, a portare avanti azioni per ripristinare i sentieri e avviare una filiera del legno alpino bellunese, un processo certamente non semplice che, a nostro parere, passa attraverso la creazione di un marchio territoriale». Novità è la frequenza di questi incontri. Se fino al mese scorso la cabina di regia istituita a Palazzo Rosso si riuniva ogni primo giovedì del mese, ora è stato deciso di raddoppiare le chiacchierate, per arrivare nel più breve tempo possibili a risultati concreti.

Alessia Trentin
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Il Gazzettino