Il sindaco: «Saccardin non si dimetta»

Il sindaco: «Saccardin non si dimetta»
Il sindaco sulla questione dell'ispezione del Ministero delle Finanze che blocca il salario accessorio dei dipendenti di Palazzo Nodari chiederà agli uffici di produrre una...

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Il sindaco sulla questione dell'ispezione del Ministero delle Finanze che blocca il salario accessorio dei dipendenti di Palazzo Nodari chiederà agli uffici di produrre una delibera che verrà poi sottoposta alla Corte dei Conti per un parere.

Insomma, non proprio la richiesta dell'assessore al Lavoro Gianni Saccardin, che voleva chiudere la questione senza ulteriori lungaggini, minacciando, in caso contrario, le dimissioni. E proprio per questo Massimo Bergamin gli chiede di avere un po' più di pazienza. «L'intera giunta ha dimostrato la volontà di trovare in tempi ragionevoli una soluzione e gli chiediamo dunque di soprassedere, alla luce di quanto detto e dell'ormai prossima decisione della giunta sulla questione, dal presentare le dimissioni entro il 28 febbraio. Attendiamo una sua risposta».
Cosa prevede di fare Bergamin? «Dopo aver ascoltato tutti i gruppi politici di maggioranza, le esternazioni dei sindacati, le ragioni dei dipendenti comunali - spiega - ho deciso di fare sintesi proponendo un documento, firmato da tutta la giunta, che cerca la soluzione all'annoso problema del ministero. Gli uffici comunali che, dal 2012 seguono la vicenda, saranno chiamati a elaborare una proposta di delibera secondo il proprio orientamento corredato da pareri positivi, compreso quello dei revisori dei conti. Per non lasciare nulla di intentato, ho contattato personalmente l'Anci nazionale che valuterà la vicenda, a Roma, il prossimo 6 marzo, e chiederemo anche un parere alla Corte dei conti».
Il sindaco, poi, si scaglia contro i sindacati «che sono stati così capaci di offendere personalmente e pubblicamente la giunta che rappresento: ma voi, all'epoca dei fatti, dove eravate? È facile oggi chiedere a chi non ha alcuna responsabilità su errori del passato, di decidere e anche con una certa fretta. Tutti noi abbiamo a cuore i dipendenti e il loro benessere personale ed economico. Senza di loro i nostri programmi politici e quindi lo sviluppo di una intera città, non potrebbe realizzarsi».

Cosa ne pensa Presenza cristiana, che aveva anche minacciato di uscire dalla maggioranza? A parlare è Silvano Mella. «Non è proprio quello che chiedeva Saccardin, ma credo, se i tempi saranno stretti, che per il bene dei dipendenti potremo sforare l'ultimatum del 28 febbraio. Non è un passo indietro, ma un atto di responsabilità, visto che il sindaco sta dimostrando di volerci venire incontro. In ogni caso ci riserviamo di discuterne meglio e prendere una decisione condivisa con tutti il gruppo».
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Il Gazzettino