(E.G.) Dopo aver bocciato qualsiasi progetto di utilizzo dell'ex base dell'aeronautica di Abano come centro di accoglienza per i profughi, il sindaco Luca Claudio parte lancia in...
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«Il Prefetto convoca un tavolo sulla questione senza invitare i sindaci e quindi escludendomi dalla conoscenza delle sue intenzioni». È una partenza in sordina. Claudio subito dopo alza il tiro: «Il suo atteggiamento è quello di bacchettare sulla stampa i sindaci contrari a tali operazioni senza spendere una parola sulle corrette motivazioni, che attengono proprio alla sicurezza e all'ordine pubblico, che inducono i primi cittadini a coordinare azioni forti per preservare i propri territori da probabili disordini». Partono quindi le stoccate: «Voglio evidenziare la superficialità con la quale il Prefetto si pone di fronte al problema dell'immigrazione e dell'emergenza profughi, cercando qualche appartamento da destinare a questi disperati e pensando di avere fatto il proprio dovere attraverso un bando per gli albergatori che offrono alloggio a minor prezzo. Tale comportamento denota un atteggiamento di menefreghismo che mi porta, come sindaco, a non sentirmi tutelato dal vertice prefettizio, anzi».
Il primo cittadino aponense lancia poi una proposta decisamente provocatoria: aprire ai migranti le porte della Prefettura. «Si tratta di edifici provvisti di tutti i servizi necessari. Sono certo che funzionari e impiegati non avranno nulla a che dire se la dottoressa Impresa vorrà, nella sua sfida ai sindaci, dare ospitalità agli immigrati. Il Prefetto - conclude Claudio - dovrebbe assistere ai ricevimenti pubblici dove i nostri cittadini ci chiedono aiuto: sono senza casa, hanno perso il lavoro, sono costretti a licenziare padri e madri di famiglia. Forse capirebbe».
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Il Gazzettino