IL RISULTATO TREVISO Molte le eccellenze da cento e lode all'istituto Max Planck

IL RISULTATO TREVISO Molte le eccellenze da cento e lode all'istituto Max Planck
IL RISULTATOTREVISO Molte le eccellenze da cento e lode all'istituto Max Planck nella prima tornata degli esami di maturità scrutinati domenica. Tra i numerosi bravissimi della...

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IL RISULTATO
TREVISO Molte le eccellenze da cento e lode all'istituto Max Planck nella prima tornata degli esami di maturità scrutinati domenica. Tra i numerosi bravissimi della scuola di Lancenigo che si sono conquistati la lode, due in particolare si sono distinti davanti alla commissione, stupita dalle enormi abilità di questi studenti appena 19enni. Il primo è stato Roberto Pomiato che, nell'elaborato d'esame per il corso di Informatica, ha studiato la comprensione delle lingue mediante hardware specifico, esplorando le frontiere dell'intelligenza artificiale e degli algoritmi. «Ho simulato un processore che sia in grado di comprendere il linguaggio umano - afferma Roberto- lo scopo è per esempio l'assistenza agli anziani e far sì che questi possano comunicare direttamente con una sorta di robot che possa poi rispondere. In questo modo anche le persone malate in ospedale potranno essere più autosufficienti e potrebbe migliorare anche la qualità della vita». Pomiato ha poi presentato l'esperienza di Pcto condotta insieme a un gruppo di studenti dell'Itis con il Cnr di Venezia per installare sul Col Margherita, a 2500 metri, e a Punta Rolle una rete di sensori per la rilevazione e l'invio in tempo reale dei dati sulla concentrazione dell'ozono troposferico e di altri inquinanti, al fine di monitorare e rendere noti questi parametri. Ora Pomiato si trasferirà a Pisa per continuare a studiare informatica e il suo legame con la linguistica. Filippo Dei Svaldi, invece, ha frequentato il liceo delle scienze applicate e si è distinto montando pezzo dopo pezzo davanti alla commissione d'esame un motore elettrico interamente costruito da lui, assemblando pezzi disegnati e poi stampati in 3D, sempre da lui stesso, con altri materiali come lamine di rame o magneti. Il tutto per dimostrare la forza meccanica generata dalla corrente fatta passare in un campo magnetico. Un motore convertitore di energia magnetica in energia meccanica, all'insegna della sostenibilità. «Per ora l'ho costruito solo a scopo dimostrativo - afferma Filippo - mi sono ispirato a una lavatrice vecchia che ho smontato. L'energia elettrica mi affascina e continuerò a sperimentare». Il sogno di Dei Svaldi, ora, è quello di passare il test di Medicina per poi specializzarsi in chirurgia e continuare a usare la sua precisa manualità per aiutare anche le persone meno fortunate. Dei giovani geni, quindi, sono ora diplomati e pronti a rendere il nostro futuro migliore. Anche Linda Gentili e Matteo Bino si sono conquistati la lode, mentre i 100 sono stati in tutto undici.

Benedetta Basso
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino