Il rimbalzo c'è stato. Tra aprile e giugno la ripresa economica italiana ha

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Il rimbalzo c'è stato. Tra aprile e giugno la ripresa economica italiana ha marciato a un ritmo sostenuto. Trainata soprattutto dai consumi delle famiglie, che hanno iniziato a spendere i risparmi accumulati durante la pandemia. Ma ora, all'orizzonte, si intravvedono di nuovo ombre. Le incognite sono due. La prima è la variante Delta che con la sua rapida diffusione sta riportando tra consumatori e imprese un clima di preoccupazione. La seconda è l'aumento del costo delle materie prime. A pochi giorni dalla pubblicazione delle stime dell'Istat sull'andamento del Pil, il Centro studi di Confindustria conferma la forte ripresa dell'economia italiana tra aprile e giugno, con però dei segnali di rallentamento per l'estate e l'autunno. «Lo scenario che si va consolidando per l'Italia», scrive Confindustria nel suo rapporto, «è quello di un rimbalzo del Pil forte nel secondo trimestre 2021, meno nel terzo e nel quarto trimestre». A giugno, secondo il Centro studi di viale dell'Astronomia, la ripresa si è irrobustita «grazie all'accelerazione delle vaccinazioni e a meno restrizioni». A luglio, però - viene evidenziato - «l'aumento dei contagi in varie parti d'Europa pone nuovi rischi di raffreddamento dell'attività economica, specie nel turismo e in particolare da agosto, sia tramite il canale della fiducia che per eventuali nuove misure anti-Covid». Il Centro studi di viale dell'Astronomia segnala come i servizi abbiano finalmente recuperato terreno, guidati dai consumi delle famiglie, tornate a spendere e a muoversi dopo mesi di sostanziale immobilismo. Nell'industria il trend resta di crescita, senza grandi impennate ma comunque in linea rispetto ai mesi precedenti. La dimostrazione arriva anche dai dati sui consumi elettrici: a giugno 2021 la domanda è stata di 27,4 miliardi di kWh, con un fabbisogno in crescita dell'1,9% rispetto a maggio scorso e del 13,8% sui volumi di giugno 2020. Nelle rilevazioni di Terna, i consumi industriali hanno continuato a mantenersi sopra i livelli pre-Covid, grazie all'aumento di quasi tutti i settori monitorati. Le stime diffuse per il secondo trimestre, a partire da quelle della Banca d'Italia, indicano una crescita dell'1%. Per altri centri analisi, come Oxford economics, il Paese avrebbe marciato addirittura al passo del 2% secondo. Cifre diverse ma che permetterebbero di raggiungere, se non di superare, a fine anno una variazione positiva del 5%. Con il primo trimestre chiuso a sorpresa con il segno più (di poco ma comunque a +0,1%), la crescita acquisita per l'intero 2021 è infatti già del 2,6%. «I dati del Centro Studi di Confindustria confermano il forte rimbalzo del Pil nel secondo trimestre», ha commentato il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, sottolineando l'urgenza di spingere sui vaccini. «Sono», ha aggiunto il ministro, «il nostro passaporto per la crescita». Su una linea simile anche il vice ministro dell'Economia Laura Castelli. «L'economia italiana è in ripresa», ha detto. «Ora dipende tutto da noi. Dobbiamo evitare di frenare questo trend positivo, per questo il Green Pass va visto come un'opportunità per uscire dalla crisi sanitaria ed economica».

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Il Gazzettino