IL RICORSO VENEZIA Nuova vittoria di Edeco contro la Prefettura di Padova. Dopo

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IL RICORSOVENEZIA Nuova vittoria di Edeco contro la Prefettura di Padova. Dopo aver ottenuto la sospensiva sia dal Tar che dal Consiglio di Stato, la cooperativa al centro...

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IL RICORSO
VENEZIA Nuova vittoria di Edeco contro la Prefettura di Padova. Dopo aver ottenuto la sospensiva sia dal Tar che dal Consiglio di Stato, la cooperativa al centro dell'inchiesta penale sull'accoglienza dei profughi si è aggiudicata anche il merito della seconda contesa amministrativa relativa al bando per la gestione dell'ormai ex hub di Bagnoli. Curiosità: fra i motivi di impugnazione, era stata lamentata anche una violazione del principio di imparzialità da parte dell'allora viceprefetto Pasquale Aversa, indagato per presunti favoritismi proprio all'impresa di Battaglia Terme.

LA GARA
Edeco aveva eccepito il fatto che Aversa fosse stato nominato presidente della commissione di gara, pur essendo anche il direttore esecutivo del contratto. In realtà questa doglianza non è stata nemmeno esaminata dai giudici di Venezia, in quanto assorbita dall'accoglimento delle altre, riguardanti l'appalto per la gestione di 800 posti per il 2017 e il 2018, partendo da una base d'asta di 23 milioni e 686mila euro. Lo scorso anno la coop che fa capo a Simone Borile, arrivata quarta in graduatoria, si era già vista accogliere un primo ricorso, in quanto il ribasso garantito dalla vincitrice Badia Grande non era stato sufficientemente giustificato. Di conseguenza la procedura era stata ripetuta, ma anche questa volta era arrivata prima la ditta di Trapani. La cooperativa padovana aveva così impugnato pure questa nuova aggiudicazione, conseguendone pure la sospensiva.
L'ANNULLAMENTO

Ora il Tribunale amministrativo regionale si è espresso nella sostanza della vicenda, disponendo l'annullamento di tutti gli atti. «Benché l'istruttoria svoltasi nel corso del rinnovato procedimento sia stata maggiormente approfondita hanno scritto i giudici permangono carenze motivazionali e di istruttoria sull'incidenza di rilevanti voci di costo, fatte oggetto di specifiche censure da parte del ricorrente, che appaiono suscettibili di incidere sulla serietà, attendibilità ed affidabilità dell'offerta». Per esempio Edeco aveva contestato il fatto che Badia Grande avesse preventivato solo 259 milioni per i costi di esercizio, quando invece quelli sostenuti dal gestore uscente erano stati pari a 446 milioni.
A.Pe.
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Il Gazzettino