«Il ricorso? Dimostra che abbiamo ragione noi»

«Il ricorso? Dimostra che abbiamo ragione noi»
«Con la richiesta di risarcimento per mancati introiti di 156 milioni da parte di "Finanza e progetti" si dimostra che fare l'ospedale in project a Padova ovest sarebbe stato un...

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«Con la richiesta di risarcimento per mancati introiti di 156 milioni da parte di "Finanza e progetti" si dimostra che fare l'ospedale in project a Padova ovest sarebbe stato un affare solo per la società vicentina».

Ieri mattina il sindaco Massimo Bitonci ha commentato così la notizia del ricorso al Tar presentato dalla società vicentina Finanza e Progetti Spa. Società che lo scorso 15 ottobre ha depositato un ricorso al Tribunale amministrativo regionale contro la Regione del Veneto, il Comune di Padova e l'Azienda ospedaliera, chiedendo appunto un maxi risarcimento in virtù del venir meno del progetto che prevedeva la realizzazione del nuovo polo ospedaliero a Padova ovest. Un intervento per il quale Finanza e Progetti Spa, aveva presentato un suo progetto. Progetto che però è venuto meno dopo lo stop di Comune e Regione all'iniziativa e relativa proposta di palazzo Moroni di realizzare il nuovo ospedale in via Corrado.
«Se in un progetto di finanza relativo ad un ospedale ci sono utili così elevati, vuol dire che le cose non andavano assolutamente bene e che quindi stiamo muovendoci nella direzione giusta».
«Sono ben contento come Comune di aver bloccato un progetto eccessivamente oneroso» aggiunge. «L'impressione è che la società, come avviene troppo spesso in Italia, abbia presentato il ricorso nella speranza di aver poi qualche voce in capitolo nella realizzazione dell'opera» dice ancora il primo cittadino che il prossimo 3 novembre incontrerà il governatore Luca Zaia per affrontare la questione del nuovo ospedale.
«Si parlerà anche del ricorso - conclude Bitonci - ma soprattutto si affronterà la questione della nuova area in via Corrado e, proprio su questo fronte, ci presenteremo a Venezia con una novità: il nuovo polo ospedaliero verrà riscaldato grazie al teleriscaldamento alimentato dal termovalorizzatore di San Lazzaro».

Il ricorso però fa salire sulle barricate il centrosinistra. «Chi ha sbagliato adesso paghi - tuona il capogruppo regionale di Italia dei Valori Antonino Pipitone - Si tratta di una bomba. Una richiesta che rischia di far saltare i bilanci della Regione, dell'Azienda ospedaliera e del Comune». «Eravamo stati facili profeti - aggiunge Pipitone - quando denunciavamo che sul nuovo ospedale di Padova lo stato confusionale del duo leghista Zaia-Bitonci sarebbe stato buono solo per alzare altro fumo elettorale, ma che rischiava di determinare un enorme danno erariale alle casse pubbliche venete». Sulla stessa lunghezza d'onda anche il consigliere democratico Gianni Berno: «Ricordo che quando il sindaco Bitonci in piena estate lesse la nostra mozione pregiudiziale sul nuovo ospedale andò su tutte le furie e minacciò di querelarci tutti». «Nella mozione si legge infatti: 1uando il Comune si assume la responsabilità di bloccare un progetto come quello del nuovo ospedale dev'essere consapevole di un possibile danno patrimoniale che la Regione ha già detto che imputerà a chi ha determinato lo stop - conclude - Rileggiamola tutta a distanza di soli 2 mesi e mezzo perché è interessante vedere che tutti i punti evidenziati da questo documento si sono regolarmente realizzati».
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Il Gazzettino